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PD, ZAMBITO: “SE QUESTO E’ IL FUTURO, CHE DIO CI SALVI. CATANZARO DA SEGRETARIO NON RIUNISCE IL SUO CIRCOLO”

La replica del segretario provinciale del PD, Giuseppe Zambito, non tarda ad arrivare dopo la lettera inviata ieri da 25 firmatari tra cui ex parlamentari come Nuccio Cusumano, Calogero Pumilia e Maria Iacono. Una lettera con la quale al segretario provinciale si chiede “aria nuova” e maggiore collegialità nelle scelte locali. Una lettera che viene partorita dopo i pessimi risultati elettorali. Ma, certamente, Agrigento non è un caso nazionale vista la capillarità sullo Stivale dell’insuccesso elettorale del PD.

“Se mi si vuole trasformare in un capro espiatorio, io non ci sto”, dice Zambito che replica alla lettera la cui prima firmataria è l’ex parlamentare Maria Iacono, candidata alla scorsa tornata all’uninominale.  “Iacono dimentica di dire che lei ha fino ad oggi condizionato, in senso positivo, la scelta degli organismi di questo partito, che sono stati definiti anche con il suo concorso – dice Zambito -. Non si capisce quindi perché oggi parli come se provenisse da un altro pianeta. Qualcuno dovrebbe anche dirle che in un sistema uninominale il candidato è chiamato a fare la differenza e lei non l’ha fatta né nel suo paese di origine, Caltabellotta, né ad Agrigento. Se sei stato deputato per cinque anni e alla resa dei conti del voto non riesci nemmeno a confermare il consenso del partito”.

Per Zambito, la scelta di un nuovo segretario deve passare per il congresso, sede “in cui ognuno liberamente farà le proprie scelte”. Poi Zambito risponde con le rime a chi soffre di visibilità: “Usare la stampa per dimostrare che si esiste ancora non mi pare un buon metodo per ricercare la tanto auspicata unità. Ancor meno mi sembra sia il caso di crocifiggere me per il risultato elettorale. Sarebbe un modo per negare l’evidenza, stante che questa direzione, con il voto contrario di Iacono e dei suoi, si opponeva alla linea seguita a livello nazionale sulle candidature, non concordate con il territorio. Altri fanno le scelte e io devo caricarmi il peso della situazione? Qualcuno si candida nella speranza di essere rieletto, senza condivisione, e poi la responsabilità è mia?”.

Zambito replica al tentativo di qualcuno, che è tra i firmatari e vanta una lunghissima storia politica, evidenziando che “è d’accordo con il principio della collegialità, ma se si immagina che possa tradursi in “sediamoci intorno ad un tavolo e ognuno decide quante pedine deve mettere”io non ci sto. E questo perché è un esperimento che in questa provincia è già fallito: infatti, mentre si cercava condivisione pubblicamente, ognuno sul territorio agiva per conto suo. E’ il momento in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”.

Infine, la stoccata all’onorevole Michele Catanzaro: “Mi limito a dire al neo deputato che è segretario del circolo di Sciacca e non lo riunisce dal giorno della sua elezione. Se questo è il futuro del partito che Dio ci aiuti”.

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