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PANEPINTO CRITICA IL PD, IMMAGINA UNA “SCONFITTA MORTIFICANTE” E ORGANIZZA UNA RIUNIONE

L’ex deputato regionale del PD, Giovanni Panepinto, critica la gestione del suo partito. “C’è la consapevolezza- lamenta-, senza nostalgie, che il sogno di un partito democratico plurale e popolare, nato 10 anni fa, di cambiare la Sicilia e l’Italia venga spento”. Giovanni Panepinto è stato deputato regionale per tre legislature e uomo di punta del PD sia a livello regionale che provinciale. In provincia di Agrigento la sua presenza ha determinato scelte assunte dal partito in seno alla segreteria provinciale. E il risultato elettorale delle scorse regionali, proprio in provincia, è stato deludente.

L’ex deputato Panepinto, il cui riferimento politico nazionale è Matteo Orfini, per oggi pomeriggio ha indetto una riunione nella sede regionale del partito a Palermo,  invitando diversi dirigenti democratici, sindaci, assessori comunali, parlamentari, ex parlamentari, segretari di federazione provinciale e di circoli.

Panepinto è molto critico nella gestione del partito (come se lui non ne avesse fatto parte in maniera corposa) e scottato dalla sconfitta elettorale del PD in Sicilia, pensa alle elezioni nazionali del prossimo 4 marzo. Un pensiero da incubo che lo porta ad immaginare l’ennesima sconfitta del PD siciliano. Ma non una sconfitta di poco, infatti Panepinto immagina un risultato in Sicilia di “proporzioni tali da mortificare ed umiliare coloro che credono e vogliano continuare a credere nei valori del PD”.

Nella mente dell’ex parlamentare regionale lievita una forte preoccupazione da risultato elettorale e la causa risiede nel modo in cui “è stata iniziata e condotta la campagna elettorale per le elezioni regionali”. Ma non solo, anche per “il pessimo esordio all’Assemblea regionale siciliana” del gruppo parlamentare del PD, “per il silenzio assordante sul prossimo appuntamento elettorale a Palermo come a Roma”.

Molto probabilmente, Panepinto non è solo in questa “preoccupazione” che sembra più un virus che sta contagiando proprio il gruppo siciliano che fa riferimento a Matteo Orfini. Insomma, quei parlamentari che non sono riusciti ad assere rieletti.

Panepinto, a quanto pare, non ha intenzione di partorire una nuoca corrente e la sua iniziativa mira a far comprendere che “serve un impegno straordinario di tutti, il coinvolgimento di tutti i gruppi dirigenti del PD siciliano a ogni livello, per evitare che il PD in Sicilia sia marginale e insignificante elettoralmente e politicamente”.

Eppure, il PD è stato alla guida del governo regionale con Rosario Crocetta. Ma per Panepinto è necessario “impedire che il disimpegno contagi e abbia il sopravvento”.

Poi lì’attacco duro al Partito: “Le formule sin qui usate hanno prodotto disastri ; come è stata sterile e perdente l’oligarchica gestione . Sono quasi mezzo milione i siciliani che hanno votato le liste del centro sinistra lo scorso 5 novembre, serve motivare questi elettori e cercare tra i tanti elettori astenuti e delusi . Bisogna impedire che cinicamente si rinunci a priori ad impegnarsi nei collegi uninominali per vincere e che si assegnino i posti sicuri sulla base di accordi di basso profilo. C’è tempo e modo per impedire che il disimpegno diventi rifugio di tanti militanti e dirigenti democratici”.

Missili lanciati alla gestione del PD però senza “voglia di rivincita o pretese di qualsiasi tipo”, chiarisce Panepinto”.  La preoccupazione sembra più una forte preoccupazione rispetto alla fine di un ruolo politico attivo gestito per molto tempo e un futuro non più da protagonista.

Filippo Cardinale

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