Ci sono avvenimenti nella nostra Sciacca che si ripetono con una costanza precisa come un orologio svizzero. E’ come se le istanze di una città, dei cittadini, cozzassero contro un muro di gomma. Ritornano indietro senza mai una soluzione.
Uno di questi avvenimenti riguarda lo stato di degrado in cui versa l’ospedale di Sciacca con la conseguenza ripercussione negativa sui servizi erogati. Il Comitato per la Sanità di Sciacca, al quale aderiscono 35 organismi di varia natura impegnati nel sociale, scrive l’ennesima lettera al vertice dell’Asp di Agrigento. Andato via l’irascibile direttore genarale Ficarra, è arrivato un Commissario Straordinario.
Il Comitato civico per la sanità vuole incontrarlo “nel più breve tempo possibile, sottolineando lo stato di particolare crescente degrado in cui versa l’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, come continuamente (ed a fronte di quotidiane segnalazioni da parte dei cittadini utenti) denunciato dal Comitato, dal Tribunale dei diritti del malato e dal mondo del volontariato”. Le problematiche sono sempre le stesse: alle gravi carenze di tipo strutturale (ascensori, zanzare, pulizia, pavimenti, aperture, etc.) si aggiungono quelle riguardanti il personale “E’ incredibilmente insufficiente il numero degli infermieri e degli ausiliari; quanto ai medici, si registra in atto la carenza di 5 unità al Pronto Soccorso, 2 in Medicina, 3 in Chirurgia, 3 in Ortopedia e 2 in Cardiologia”, scrive il Comitato.