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OK DA ROMA ALLA NUOVA RETE OSPEDALIERA SICILIANA: ECCO IL QUADRO DEFINITIVO. SCIACCA DEA DI 2° LIVELLO

L’ok definitivo alla nuova rete ospedaliera siciliana è arrivata da Roma martedì sera. Il ministero della Salute e quello dell’Economia hanno detto si  la nuova rete ospedaliera. Dunque, la mappa di presidi e reparti ridisegnata dal governo Musumeci al momento del suo insediamento è ora definitiva.

Martedì prossimo l’ultimo atto formale a cura della Giunta regionale che metterà l’ultimo timbro formale. Scatterà la fase 2: ogni Asp e ospedale stilerà un proprio atto aziendale che cala nelle varie strutture i dati generali. In questa fase verrà anche approvata la mappa del fabbisogno del personale, sulla base della quale entro qualche mese verranno pubblicati i bandi per coprire i vuoti d’organico.

L’assessore Ruggero Razza dichiara che “entro fine anno ci siano le prime assunzioni. Anche se, almeno per quel che riguarda i pronto soccorso, la rete dell’emergenza e gli infermieri, alcuni bandi sono già stati pubblicati nei mesi scorsi”.

La nuova mappa dei reparti ha forma ufficiale:  Nel pubblico diminuiscono i reparti: si passa da 839 a 754 e dunque scompaiono 85 primari.

Il piano divide gli ospedali in quattro categorie: i Dea di secondo livello (i poli più grandi che hanno al loro interno i reparti di ogni disciplina), i Dea di primo livello (strutture di grandi dimensioni), i presidi di base e quelli di zona disagiata o alto rischio.

La Sicilia verrà divisa in 4 bacini sanitari.

Agrigento-Caltanissetta-Enna:  il Dea di secondo livello è il Sant’Elia di Caltanissetta; di primo livello invece gli ospedali di Agrigento, Sciacca-Ribera, Gela e Umberto I di Enna. a Canicatti si passerà da 92 a 118 posti letto e a Licata da 105 a 120.

Catania-Ragusa-Siracusa, dove i Dea di secondo livello sono: Garibaldi, Cannizzaro e Policlinico di Catania. I Dea di primo livello sono gli ospedali di Acireale, Caltagirone, Ragusa, Modica-Scicli, Vittoria-Comiso, Siracusa e Avola-Noto. Il presidio ospedaliero di Giarre non sarà chiuso e avrà il pronto soccorso.

Messina Dea di secondo livello è il Policlinico, quelli di primo livello sono gli ospedali di Milazzo, di Taormina, il Bonino Pulejo-Piemonte e il Papardo.

Palermo-Trapani i Dea di secondo livello sono il Civico e il Policlinico. I Dea di primo livello sono il San Raffaele Giglio, il Buccheri La Ferla, gli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, Ingrassia-Villa delle Ginestre, Trapani-Salemi, Mazara e Marsala. Restano presidi di base gli ospedali di Partinico (che Razza assicura verrà potenziato a partire dal pronto soccorso) e Termini Imerese, confermati come presidi in zone disagiate gli ospedali di Corleone e Petralia Sottana.

L’assessore Razza ha anche precisato che il governo ha scelto di non chiudere i piccoli presidi di provincia. E dunque, almeno nel medio periodo, è previsto un potenziamento delle piccole strutture proprio con le immissioni di nuovo personale.

Guardando ai singoli ospedali, il nuovo piano prevede per esempio il ripristino del punto nascite con l’unità operativa complessa a Termini Imerese. A Corleone ci saranno anche i reparti di Medicina, Chirurgia, Pediatria, Psichiatria e Neonatologia e il pronto soccorso. Razza ha ricordato che a Partinico c’è il più importante reparto di Diabetologia e cura del piede e ci sarà ora una unità operativa semplice in più: Malattie endocrine. A Petralia Sottana ci saranno i reparti di Ortopedia e di Cardiologia ma non il punto nascite, bocciato da Roma.

Per l’Asp di Agrigento il San Giovanni di Dio sarà Dea di primo livello, a Canicatti si passerà da 92 a 118 posti letto e a Licata da 105 a 120.

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