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Oggi la decisione del Tar sul ricorso Messina vs Termine

SCIACCA- Giorno di attesa. I giudici amministrativi del Tar di Palermo in data odierna dovranno pronunciarsi sul ricorso presentato da Ignazio Messina riguardante l’esito del ballottaggio delle scorse elezioni amministrative.

Oggi i giudici hanno due strade sa seguire. La prima consiste nel chiudere il contenzioso considerando le 10 sezioni ammesse a verificazione. In questo caso, Messina non raggiungerebbe il 40% dei voti. Questa ipotesi fa scaturire in Messina il ricorso al livello superiore della giustizia amministrativa, il Cga.

L’altra strada potrebbe essere quella che il Tar estenda la verificazione, in considerazione dei risultati emersi, alle altre sezioni. Messina ha richiesto la verificazione su 27 sezioni. I giudici amministrativi potrebbero la probabilità statistica. Ovvero, se su 10 sezioni sono state riscontrate diverse schede che sono state convalidate dopo la verificazione, appare probabile che sul nero di 27 sezioni le schede da ricalcolare possano raggiungere la cifra utile per far scattare il 40%. Se, dunque, il Tar assumerà la decisione di estendere la verifica, la partita è ancora aperta.

Senza questa ipotesi, sinceramente ci sembra difficile che la matassa possa essere dipanata. Ci sembra in considerazione dei tempi biblici della giustizia.

C’è ancora una ipotesi, ma questa è politica. Se il Tar decide che la verificazione è chiusa, non è difficile che l’assetto dell’aula consiliare possa mutare. Il potere logora chi non l’ha, diceva il divo Giulio. E tra i banchi del variegato centrodestra con sfumature civiche, almeno tre consiglieri non si legherebbero all’albero maestro per non farsi tentare dalle sirene del potere. D’altro canto, sarebbe deleterio per Fabio Termine estendere la sua cifra esigua di consiglieri comunali a bacini politici che ha contestato quando era all’opposizione e in campagna elettorale. Perderebbe la faccia.

Filippo Cardinale

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