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NUOVE TARIFFE ACQUA: 6 DOMANDE AI SINDACI

L’Associazione l’AltraSciacca sulla questione delle tariffe relativa all’acqua pubblica torna all’attacco. Contesta l’operato dei sindaci e pone loro 6 domande che pubblichiamo:

I nostri Sindaci, infatti, dovranno spiegare a tutti noi cittadini:

* perché dovranno pagare a caro prezzo il costo dell’acqua, elemento indispensabile per la vita degli uomini;

* perché dovranno pagare a conguaglio la nuova tariffa a partire dal 27/05/2008, data di consegna delle reti al gestore;

* perché dovranno pagare metri cubi d’acqua non consumati, in nome di un’opinabile e scellerata norma che impone un consumo trimestrale di 20 – 30 – 40 m.c. ed oltre senza conguaglio annuale dei consumi effettivi;

* perché i costi per allacciamento, voltura e appresamento debbano essere cosi costosi e con una supervisione a pagamento del gestore;

* perché dovranno consentire al gestore di entrare a casa loro, in qualsiasi momento, per verificare l’impianto interno, con la minaccia che, se non lo consentiranno, il gestore può sospendere l’erogazione dell’acqua;

* perché le verifiche, le letture, gli interventi possano essere fatti in totale assenza dei cittadini titolari delle utenze, costretti cosi a dare fiducia ad un’azienda che ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi non ha certo brillato per efficienza, efficacia ed economicità.

Tutto questo – continua l’AltraSciacca-, e molto altro ancora potremmo dire sulle opinabili modalità contrattuali, sulle clausole vessatorie in esse inserite, sulle costanti “minacce” di distacco, sui non-obblighi del gestore e sui mille obblighi degli utenti, ma sarebbe lungo e lo faremo in altra sede.

Oggi cerchiamo di fare informazione visto che chi dovrebbe farlo non lo fa. Le recenti vicende che vedono protagonisti il gestore e alcuni suoi soci sono in fase evolutiva e ci auguriamo che presto si faccia chiarezza su una vicenda che sin dall’inizio a posto più di un dubbio sull’iter adottato, sulla composizione societaria e sulle modalità di assegnazione per 30 anni di un così importante servizio. L’appello che L’AltraSciacca rivolge alla sua città e a tutta la provincia di Agrigento si sintetizza in queste poche parole: ritornate a essere cittadini e non sudditi!

Redazione Corriere

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