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Nel centenario della nascita dell’Aeronautica Militare, il cippo in memoria del saccense maggiore Palminteri è nel degrado

SCIACCA- Siamo nell’anno di ricorrenza del centenario della nascita dell’Aeronautica Militare. Sono in corso tanti eventi, organizzati dal Comando generale, per onorare il glorioso corpo militare della navigazione aerea militare. Rientrano, tra gli eventi, la visita dei vertici del Corpo ai vari ceppi di militari del cielo caduti.

Nella centralissima piazzetta di piazza Angelo Scandaliato vi è il cippo dedicato alla memoria di un figlio saccense, Giuseppe Palminteri, cittadino palermitano ma di origini saccensi, maggiore navigatore dell’Aeronautica Militare, che nell’estate del 2014, all’età di 36 anni, perse la vita nella collisione tra due tornado durante un’esercitazione nei cieli di Ascoli Piceno, insieme a tre colleghi. Un cippo che si trova aggredito dal degrado.

La salma è stata tumulata nel cimitero di Sciacca la salma per volontà dei familiari. Grande commozione accompagnò la cerimonia funebre.  “Risplendono come stelle, Mariangela, Alessandro, Giuseppe, Paolo Piero, perché la passione da essi vissuta non era fine a se stessa né diretta a soddisfare se stessi ma, potremmo dire, era una passione che fa luce agli altri, una passione per gli alti” disse Mons Marcianó nella sua omelia concludendo così: “Avete finalmente trovato il senso della passione per la quale avete vissuto e avete dato, fino alla fine, la vostra vita. Mariangela, Alessandro, Giuseppe, Paolo Piero: con commosso e infinito affetto, vi diciamo: Grazie!”.

Il 3 febbraio del 2017, il Comune di Sciacca,  di concerto con la famiglia e il corpo di appartenenza, predispose la collocazione di un cippo, con una lapide in memoria del maggiore Palminteri, in un angolo della villetta adiacente alla chiesa di San Domenico, in Piazza Scandaliato. La cerimonia di scopertura della stele, si svolse il 5 febbraio alla presenza delle autorità cittadine, dei familiari e degli amici del maggiore.

Il cippo, oggi, è aggredito dal degrado della villetta. Anche la statua dello storico Tommaso Fazello, accanto al cippo, vive la stessa situazione. E dire che la villetta si trova nella centralissima piazza Angelo Scandaliato. Coltivare il verde pubblico in questa città diventa davvero difficile e poco importa se in quel verde c’è lo spazio della memoria, un sentimento che dovrebbe essere una devozione.

E’ auspicabile che nel giro di qualche ora quella piazzetta riconquisti il suo decoro. Soprattutto per la memoria del maggiore Giuseppe Palminteri e peri il rispetto dello storico Tommaso Fazello. Ma anche per il decoro della città nel cuore del suo tessuto urbano.

Filippo Cardinale

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