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Musica a tutto volume in auto: è legale?

ITALIA. Come si è pronunciata la Cassazione riguardo l’ascolto di musica a tutto volume mentre si guida in città? Si può fare oppure no? Qui diamo una risposta.

Quando arriva l’estate o anche solo la stagione primaverile e le temperature diventano più miti e piacevoli, chi non ha mai abbassato i finestrini dell’auto e cantato a squarciagola?

Insomma, si tratta un po’ di quegli attimi di libertà in cui ci si sfoga anche dello stress accumulato e si pensa praticamente a nulla all’infuori del divertimento. Del resto, ascoltare la musica all’interno della propria auto piace davvero a tutti, che sia black metal, punk, Laura Pausini o Ligabue. La musica unisce, è una passione che va esercitata ed espressa anche attraverso l’acquisto della migliore autoradio 2 DIN.

Si tratta però di un’attività da praticare con la dovuta attenzione, in quanto potrebbe recare disturbo, soprattutto se si dispone di un impianto stereo particolarmente potente. A tal proposito, potrà tornarvi utile dare un’occhiata alle possibili sanzioni e a ciò che dice la Legge a riguardo, per evitare di incappare in spiacevoli situazioni.

Normativa

Innanzitutto dobbiamo specificare una cosa: tutti i rumori che vengono prodotti dall’auto, quindi anche quelli generati da uno stereo, sono valutato sotto l’occhio attento del Codice della Strada, come riportato dall’articolo 155, che potete consultare cliccando qui

Ovviamente, senza strumenti di calibrazione e precisione può essere davvero complesso quantificare la soglia giusta del rumore, quindi la domanda sorge spontanea: quando c’è il rischio di venir sanzionati, anche pesantemente? Chiaramente, la finalità di una normativa del genere è quella di garantire la tranquillità e la sicurezza del conducente, ma altresì quella di chi è intorno.

In primo luogo, con la musica a tutto volume c’è il rischio di non riuscire a sentire clacson di altre auto e sirene di volanti e di ambulanze, nonché rumori del proprio veicolo oppure eventuali incidenti stradali. Questo, come potete immaginare, può provocare danni enormi in termini di sicurezza stradale.  Per questo motivo, in caso di violazione, la sanzione è di tipo amministrativo, e va da 41 € a 168 €. Secondo la Legge, la musica ad alto volume può persino configurare quanto espresso dall’art. 659 del Codice Penale, cioè il reato di disturbo della quiete pubblica.

Gli orari

Il rispetto della quiete pubblica è ancora più importante in determinate fasce orarie, stabilite dai vari Comuni in modo da garantire la tranquillità dei suoi abitanti. Ecco perché ogni città o paese deve disporre di un “Regolamento per la disciplina delle attività rumorose“ che regola le competenze del Comune per quanto riguarda l’inquinamento acustico e decidendo gli orari detti del “silenzio”. Tipicamente questi orari vanno dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 22:00 alle 8:00 del mattino, con variazioni in base al periodo dell’anno.

Cosa può accadere?

A tal proposito, tiriamo in ballo una recente sentenza della Cassazione, che chiarisce quindi il fatto che il reato viene commesso quando il rumore è eccessivo, anche se non è rilevato da una strumentazione tecnica. Per esempio, se un conducente è in auto e guida in città, e nelle ore serali ha la musica a tutto volume, allora potrebbe essere fermato dalla pattuglia e potenzialmente multato.

Un esempio ci viene direttamente da una città sicula: Messina, in cui un automobilista si è visto sequestrare l’impianto dell’auto, perché girava per i vicoli cittadini mostrando la potenza dello stereo e allo stesso tempo disturbando il riposo degli abitanti. Ovviamente, non è valsa a niente il suo tentativo di giustificarsi davanti alle Forze dell’Ordine e ha dovuto pagare una multa salata di ben 300 €.

Quindi, in ultimo, conviene di più evitare qualsiasi disturbo alla quiete pubblica, quindi non rischiare di sentire un’ambulanza arrivare perché il volume della musica è troppo alto, e preferire l’ascolto della propria canzone preferita o a basso volume o direttamente a casa, con le cuffie.

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