Il caso del Museo Casa Scaglione si arricchisce delle dichiarazioni del vice sindaco e assessore alla cultura Gisella Mondino, intervenuto in merito alla interrogazione con cui i consiglieri comunali Monte e Deliberto chiedono i motivi del mancato rinnovo della convenzione alla cooperativa Agorà.
L’amministratore dichiara che dopo due proroghe per legge non se ne poteva fare un’altra. L’avviso sarebbe dunque una scelta obbligata e non una volontà politica.
“Riconosco alla cooperativa Agorà di avere svolto un buon lavoro – dice la Mondino – mi dispiace che non hanno partecipato all’avviso, ritengo che avrebbero potuto proseguire l’attività svolta, peraltro effettuata anche in estate con una proroga temporanea”. Nella comunicazione con cui nel luglio scorso il dirigente comunale riferiva ad Agorà di non potere rinnovare la convenzione, non si faceva però nessun cenno alle norme che lo impedivano.
Giuseppe Recca