Site icon Corriere di Sciacca

MUORE ASSESSORE SEBASTIANO TUSA, ERA A BORDO DELL’AEREO PRECIPITATO IN ETIOPIA

Nella lista dei 157 passeggeri del volo dell’Ethiopian Airlines precipitato oggi figura anche l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, Sovrintendente del Mare della Regione. Tusa era diretto in Kenia, per un progetto dell’Unesco, dove era già stato nel Natale scorso insieme con la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci è in contatto da stamane con l’Unità di crisi del ministero degli Esteri, a seguito del tragico incidente aereo in Etiopia.

“Sono distrutto -ha dichiarato il presidente della Regione Nello Musumeci -. È una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito. Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro. Un uomo onesto e perbene, che amava la Sicilia come pochi. Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell’Isola”.

A Sebastiano Tusa, figlio del grande archeologo Vincenzo, si deve l’invenzione della Soprintendenza del mare, istituita in Sicilia nel 2004 quando assessore al ramo era l’ex vicepresidente della commissione antimafia Fabio Granata, suo grande amico. Tusa era stato anche Soprintendente ai beni culturali di Trapani. L’archeologo Sebastiano Tusa, classe 1952, palermitano, è stato titolare della Sovrintendenza del Mare presso la Regione Siciliana e professore universitario con una cattedra di Paletnologia all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Nel suo curriculum, Tusa può vantare una borsa di studio presso l’Ucla (University of California Los Angeles), numerosi incarichi come ricercatore e docente presso gli atenei della Sicilia, collaborazioni con il Ministero dei beni culturali e ambientali. A lui si deve la direzione degli scavi a Pantelleria nel 2003, con il conseguente ritrovamento di reperti relativi all’età imperiale e i lavori di ricerca presso la città Fenicia di Mozia, avvenuti nel 2005. È stato anche parte dell’ufficio Unesco di Venezia dove (nel biennio 2009-2010) si è occupato della realizzazione dei siti archeologici in Albania.

All’attività archeologica, ha inoltre associato l’impegno politico: nel 2012 tenta l’entrata al Consiglio Comunale di Palermo (senza tuttavia riuscirci), correndo nella lista di “Futuro e Libertà”, a sostegno della candidatura a sindaco di Alessandro Aricò, oggi capogruppo di #DiventeràBellissima all’Ars e fedelissimo dello stesso Musumeci.

 

Exit mobile version