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MORTE DI BERRUTI, I FIGLI: “QUESTO ERA MASSIMO”

“Uomo di grande carisma e forte temperamento, che ha saputo distinguersi e brillare in ogni circostanza di vita”. I familiari dell’avvocato Massimo Maria Berruti, morto ieri mattina a Roma a causa di una malattia, ringraziano i tanti saccensi per la testimonianza di affetto dimostrata.

“La sua grande cultura l’ha portato a rivestire incarichi di rilievo, la sua simpatia e disponibilità l’hanno portato sin da ragazzo ad animare e rallegrare le serate estive del piccolo villaggio in cui risiedeva, divenendone il “leader” indiscusso; grazie alla sua straordinaria intelligenza ha saputo misurarsi alla pari con le persone più umili, divenendo amico di operai e pescatori”, ricordano i figli.

“Lui- prosegue- era “l’avvocato che faceva le pizze, l’onorevole che “andava a pescare”, l’avventuriero che navigava in mare aperto e solcava il cielo così come le montagne; l’amicone che suonava il sassofono , il pianoforte, la chitarra e cantava il karaoke, lo zio che suonava le serenate, il nonno che ha ideato per i suoi nipoti la “caccia ai pirati”!”

“Massimo era tutto questo e molto di più! La sua voce e le sue risa rimbombano forti nella testa di ognuno di noi e rimarranno per sempre nei nostri cuori. Premuroso e fedele marito, nostro padre rimarrà nel ricordo di tutti noi per sempre ed il suo esempio un importante monito per il futuro”.

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