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MONUMENTI CHIUSI A PASQUA. ADESSO E’ MONTE A CRITICARE

Anche nelle festività di Pasqua appena terminate, sono rimasti chiusi, a Sciacca, alcuni beni monumentali gestiti dal Comune e, come sempre, anche le chiese.

Oggi, a ruoli invertiti, cominciano su questo tema le polemiche di natura politica. Se gli anni scorsi le critiche erano rivolte all’allora assessore alla cultura Salvatore Monte, oggi è lui che critica l’amministrazione comunale in carica, riconoscendo però che i problemi relativi alla fruizione dei beni monumentali sono da sempre una piaga. Monte ricorda che un anno fa venne fatta una direttiva che pose finalmente fine a questa problematica. Eppure il problema si ripete.

“Tutte le accuse, lanciate nelle campagna elettorale delle passate elezioni amministrative da coloro che oggi governano la città, si stanno rivelando false – dice Monte – false perché non è cambiato nulla. Anzi, la situazione è peggiorata. Una città turistica con i monumenti chiusi nei giorni festivi. Un cambiamento che resta esclusivamente come una parola fluttuante nel vento. Dopo dieci mesi il cambiamento sarebbe dovuto essere tangibile, palese, per lasciare un chiaro segnale di discontinuità con il passato. Ed invece? Passi indietro. Grazie al cielo – continua – seppur tra le polemiche, la ex amministrazione decise di affidare il Museo Scaglione alla cooperativa Agorà che ad oggi garantisce l’apertura. Una scelta, quest’ultima, criticata aspramente da quella opposizione, oggi maggioranza, che non si risparmiò nelle critiche. Quella scelta rappresentò grande lungimiranza. Lungimiranza che garantisce ancora oggi alla città di godere di un museo fruibile”.

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