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MONTE: “CARO FABIO, IO NON SONO COME BELLANCA. LUI COGLIE I NOSTRI FRUTTI”

Se l’aula consiliare è ridotta ormai ad appuntamenti limitati, quasi sporadici e non offre più frequenti possibilità di confronto, c’è un settore che non conosce “crisi”, anzia aumenta gli indici di produttività. Sono i comunicati stampa, le note. Strumenti di comunicazione che i consiglieri comunali usano come sciabole.

Stamattina Fabio Termine, criticando l’assessore al Turismo Filippo Bellanca, lo paragonava l suo predecessore Monte, almeno per le modalità di comportamento sull’imposta di soggiorno.

Salvatore Monte non perde tempo e risponde, con una nota, al consigliere comunale di Mizzica, rimproverandogli di “non conoscere bene la macchina amministrativa”, cosa che “andando avanti a suon di slogan utili ad attrarre l’attenzione o qualche like su facebook rischia di dargli dire panzanate”.

“L’attuale assessore al turismo, caro Fabio, gode di un bancomat diverso dal mio, molto diverso. E ti spiego il perché. Il mio bancomat aveva un plafond diverso da quello attuale. Ti ricordo che il gettito della tassa di soggiorno durante il periodo dell’amministrazione Di Paola, era di circa 680.000 euro. Oggi, grazie all’aumento delle tariffe dell’imposta di soggiorno, passato anche sotto il tuo naso e senza che tu alzassi alcuna osservazione o polemica, oggi avrà un gettito di circa un milione di euro. Plafond dunque diverso”, sottolinea Monte.

Poi, Monte si toglie qualche sassolino dalle scarpe. “Caro Fabio, con il bilancio armonizzato, entrato nel suo massimo vigore in questo ultimo anno, l’attivazione di qualsivoglia spesa risulta più semplice nella sua fase autorizzativa. Nessuno dovrà fare avanti ed indietro dagli uffici di ragioneria per impegnare una somma. Ma questo dovresti saperlo bene. L’attuale Assessore al turismo della Giunta Valenti ha, inoltre, un plafond ancora più ricco di quello che avevo io in quanto i passati amministratori, quelli cattivi ed incapaci della giunta Di Paola uno di questi oggi componente del tuo movimento politico, hanno inserito all’interno del piano Aro due voci che, prima, erano totalmente finanziate dall’imposta di soggiorno: la scerbatura e  la pulizia delle spiagge. Se metti insieme queste ultime voci l’attuale assessore gode di un bancomat  con plafond illimitato da permettergli l’organizzazione di più di quattro concerti di Gianna Nannini”.

Infine, altra stoccata. “Come mai il tuo movimento politico non abbia urlato allo scandalo quando l’Amministrazione, definendo i rapporti contrattuali in merito all’organizzazione del concerto della Nannini, ha utilizzato parametri organizzativi identici a quelli da me adottati in passato, seppur con cifre notevolmente diverse.  Forse adesso urlare allo scandalo non serve più? Forse oggi “dare” il suolo pubblico gratuitamente all’organizzatore di un concerto a sbigliettamento non è più una vergogna? “Dare” un congruo contributo ad un privato per l’organizzazione di un evento non è più uno scandalo?”

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