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Monte auspica il recupero del Museo del Mare e sollecita, almeno, la scerbatura di quella zona

SCIACCA.  Quel che resta del Museo del Mare, l’ex colonia edificata nel ventennio e riqualificata con ingenti finanziamenti. Recuperata al degrado e poi ripiombata nel degrado assoluto, specie dopo la devastazione dell’alluvione del 2016.
“Quanti tesori perduti”, scrive l’ex consigliere Salvatore Monte. “La terribile alluvione del 2016 colpì violentemente quella struttura. In prima battuta per salvaguardarne i reperti, le opere, si garantì la sicurezza dello stabile con l’installazione di protezioni utili ad evitare l’ingresso di vandali. Successivamente i reperti furono trasferiti all’interno della Complesso monumentate Fazello”.
Ma quel sito abbandonato, privato della sua anima, dimenticato, “è un fardello troppo pesante per essere rimesso in piedi con dignità. Oggi, grazie ad un antico sentiero, progettato anni fa, raggiungere quella parte della nostra costa dove insiste il museo del mare, dal centro storico, è facilissimo”.
Ma Monte evidenzia come “le condizioni dell’area sono pessime, le erbacce hanno preso il sopravvento e lo stato di abbandono la fa da padrone. Nell’attesa che la struttura possa essere degnamente manutenzionata auspico che l’amministrazione possa provvedere ad una scerbatura dell’area ridonando dignità a quell’intera area”.
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