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MESSINA, “SULLE TERME TANTO TEMPO PERSO. NOI PRONTI A FARE IL BANDO” (video)

 

 

Ignazio Messina e il suo gruppo pronti a redigere il bando per l’affidamento a privati delle Terme di Sciacca. La conferenza stampa di oggi pomeriggio dell’ex sindaco è stata incentrata tutta sulla presentazione di un dossier che racchiude, attraverso la documentazione avuta dagli uffici regionali successiva ad un suo accesso agli atti, il carteggio contenente la corrispondenza tra Comune di Sciacca e Regione Siciliana, l’atto notarile con cui l’intero patrimonio dalla Spa tornava alla Regione dietro ripianamento dei debiti e il documento con cui la stessa Regione concede poi all’ente locale stabilimento e Grand Hotel ma non stufe, albergo San Calogero ed ex Motel Agip.

Ricostruendo tutti i passaggi burocratici di una storia infinita in cui non si è ancora scritta la parola fine, a nome dell’associazione “Ora Basta” che si è recentemente costituita e di cui è alla guida, Messina ha detto che il Comune di Sciacca nell’atto di concessione dell’ottobre 2017 si impegnava a predisporre il bando, cosa che non ha poi fatto: “Bisognava affrontare di petto la situazione – ha detto – e togliere le Terme in modo definitivo dalle mani della Regione. Quell’atto di concessione non vale  nulla se il Comune non è in grado di adempiere a quanto previsto, a cominciare dalla consistenza dei beni. Si sta perdendo tanto tempo inutilmente, ora la Regione ne guadagna ancora con una inutile manifestazione di interesse alla quale bisognerebbe opporsi con forza. Se il Comune non è in grado di predisporre il bando come c’è scritto nell’atto di concessione perchè non ha le necessarie competenze tecniche, noi siamo a disposizione”.

Accanto a Messina alcuni “vecchi” amici come Raimondo Brucculeri e Alfonso Cutruneo, ma anche new entry come l’ex ingegnere capo dell’ufficio tecnico comunale Peppino Di Giovanna, l’ex funzionario della Sopiintendenza ai Beni Culturali Agostino Friscia, l’ex dipendente comunale Aurelio Schittone, l’avvocato Caterina Santangelo e il fratello Lillo.

“La manifestazione di interesse si era fatta sette anni fa e non aveva avuto nessuno riscontro, si deve fare subito il bando – ha aggiunto – anche se di fatto il Comune non ha ancora la disponibilità del patrimonio termale visto che non ha rispettato i contenuti di quell’atto di concessione firmato alla presenza dell’assessore regionale dell’epoca Alessandro Baccei. In una lettera al sindaco si minaccia addirittura la revoca della concessione”. E sul documento riguardante la consistenza dei beni fatto dal Comune e trasmesso a Palermo, Messina ha detto che alla Regione Siciliana agli atti c’è solo un “album fotografico”, che è cosa diversa rispetto alla richiesta fatta.

“Questa documentazione che io ho avuto con un normalissimo accesso agli atti è a disposizione delle forze politiche – ha concluso – ma anche dei cittadini. Noi stiamo parlando con carte alla mano e da quello che abbiamo visto non si può essere contenti di come l’amministrazione comunale sta gestendo la questione Terme”.

Giuseppe Recca

 

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