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Messina presenterà appello entro la settimana prossima. Polizzolo: “La tipologia generale sussiste”. La partita non è ancora chiusa

SCIACCA- Entro la settimana prossima sarà consegnato il ricorso d’appello al Consiglio di Giustizia Amministrativa. L’avvocato Stefano Polizzotto è già al lavoro. La notifica della sentenza del Tar è stata eseguita ieri e l’appello deve essere presentato entro venti giorni. Ma già la settimana prossima inizia il secondo tempo di una partita ancora non finita. Molto probabilmente, entro l’estate si potrà svolgere una prima udienza.

“La sentenza- dichiara al nostro giornale l’avvocato Polizzotto- si presta anche a letture diverse rispetto a quella del giudice. Le schede verificate sono state 24 e su queste il giudice sostanzialmente evidenzia che se anche fossero attribuite tutte a favore del candidato Messina mancherebbe il raggiungimento del quorum del 40%, mancherebbero tre voti. Dunque, non si supera la prova della resistenza”.

Tuttavia, per l’avvocato Polizzotto, il giudice “non ha tenuto conto delle altre sezioni che secondo noi va fatta anche alla luce di ciò che è emerso dalla verificazione nella quale è emersa la chiara fondatezza del ricorso introduttivo. E’ emerso che ci sono numerose schede, almeno tredici, che sono chiaramente votate per Ignazio Messina. Schede delle quali abbiamo fatto motivi aggiunti. Su queste, in particolare sulla sezione 37 c’erano ben 11 schede contenenti espressione chiarissima di voto per Messina e che al candidato andavano attribuiti in maniera pacifica. Ma non sono state ammesse a ulteriore verifica perché il giudice ha ritenuto che non erano oggetto del ricorso introduttivo”.

Se l’avvocato Polizzotto da un canto ammette che “è vero che non avevamo in maniera perfetta”, dall’altro afferma che “sicuramente potevano rientrare nella tipologia che abbiamo descritto noi”. In buona sostanza, “se è vero che i motivi aggiunti devono costituire soltanto lo sviluppo del ricorso introduttivo, ma qui lo sono”.

Polizzotto assicura anche “anche su queste 11 schede faremo dura battaglia poiché sono determinanti ai fini della competizione elettorale”. Ma non solo questo. L’appello mira anche affinché il giudice “disponga la verificazione anche sulle altre sezioni. Noi riteniamo che questa sentenza si presti a delle censure”.

Per Polizzotto, inoltre, “è chiaro che da quello che abbiamo visto dalla verificazione, il vincitore nelle urne è Messina. Ci sono stati macroscopici errori da parte di presidenti di seggi. Alcune contestazioni non le abbiamo fatte perché non sapevamo di questi vizi, però li abbiamo potuto constatare nel corso della verificazione e alcuni di essi sono macroscopici”.

Secondo l’avvocato Polizzotto, “il vincitore morale della competizione è Ignazio Messina, speriamo di portarlo sul piano giuridico e fallo vincere”. L’avvocato Polizzotto “farà una battaglia anche in funzione del fatto che i motivi introduttivi erano precisi. Non l’ho l’obbligo di scriverli in maniera assolutamente perfetta poiché non conoscevo tutti i vizi, ma la tipologia generale, anche delle 11 schede a mio modo di vedere, noi l’abbiamo descritta”.

In buona sostanza, la questione verterà sul campo della casistica generale. Se il vizio ulteriore riscontrato nella verificazione rientra o no nella casistica generale descritta nel ricorso introduttivo. “La tipologia generale c’era”, chiosa l’avvocato Polizzotto che insiste sullo sviluppo del ricorso introduttivo. Per queste  schede andava fatto un supplemento istruttivo e il giudice doveva acquisirle, oltre a verificare anche le altre sezioni. Se noi abbiamo dimostrato che in 10 sezioni, in 9 ci sono vizi che abbiamo contestato è chiaro che il ricorso è fondato ed era importante fare la verifica anche sulle altre sezioni”.

In buona sostanza, “non c’era nulla di esplorativo. Anzi, abbiamo dimostrato che il ricorso era fondato”.

In maniera un po’ elementare, può dedursi che su 9 sezioni sono stati accertati vizi, per una seria probabilità statistica il verificare le altre sezioni richieste dal ricorso avrebbe potuto far emergere ancora ulteriori vizi.

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