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MENSA OSPEDALE DI SCIACCA: ASP AVVIA RISOLUZIONE CONTRATTO CON DITTA ESTERNA

Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale Giorgio Giulio Santonocito non ha perso tempo nel prendere provvedimenti dopo la chiusura delle cucine dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca in seguito ad una serie di controlli effettuati dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Palermo.

La direzione strategica aziendale aveva annunciato provvedimenti e sanzioni e nel pomeriggio di ieri il manager ha reso noto di avere avviato la procedura di risoluzione del contratto con la ditta “Blue Coop” che gestisce l’appalto del servizio mensa presso il presidio ospedaliero saccense. La chiusura era stata disposta dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento dopo i rilievi mossi dai Nas.

Il servizio di ristorazione per l’utenza dell’ospedale è comunque al momento garantito con la preparazione ed il confezionamento dei cibi presso il laboratorio centrale della stessa ditta, esterno all’ospedale, da cui poi il cucinato deve essere poi idoneamente trasportato verso il nosocomio. Presso questo laboratorio è presente, ancora su disposizione commissariale, anche il personale del Dipartimento di prevenzione ASP che vigila sulle perfette condizioni di salubrità ambientale.

Santonocito ieri sera ha disposto un’ispezione “in notturna” per accertare lo stato di salubrità e di decoro degli ambienti che ospitano i servizi mensa e cucina all’interno dei presidi ospedalieri della provincia. L’operazione si è resa necessaria per sgombrare il campo da eventuali perplessità in ordine a possibili disservizi, come quelli emersi nelle scorse ore, che hanno portato alla temporanea sospensione del servizio cucina presso il presidio “Giovanni Paolo II” di Sciacca.

Giuseppe Recca

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