A meno di improvvisi e improbabili stravolgimenti notturni, il sindaco di Sciacca Francesca Valenti domani mattina revocherà gli incarichi assessoriali a Paolo Mandracchia e Filippo Bellanca.
I due hanno preso atto della scelta del primo cittadino di azzerare la giunta, ovviamente ritengono di avere fatto un buon lavoro e di essere con la coscienza a posto, ma non si sono voluti dimettere. Non hanno voluto dare un segno che è come di resa e di presa d’atto del fatto che l’azione amministrativa non ha funzionato anche per loro colpe.
Per Mandracchia non si prevede un sostituto segnalato dalla sua stessa componente politica. Nessuno in Uniti per Sciacca ha l’ansia di poltrone. Non altrettanto sembra possa accadere in Sciacca Democratica, dove almeno un paio di esponenti sono pronti a prendere il posto di Filippo Bellanca. Quest’ultimo spera sempre che qualcuno dei cusumaniani si alzi e dica che “fiducia a Bellanca”, ma al momento non ci sono segnali in questa direzione.
Nelle prossime ore, dunque, Bellanca potrebbe sospendere, ma in modo forzato senza il suo volere, un lungo periodo di attività politica cittadina, un anno e mezzo dei quali con il ruolo di amministratore comunale.
Giuseppe Recca