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MANCATA APERTURA BRETELLA BORDEA, INTERROGAZIONE DI BONO E MILIOTI

L’apertura della nuova bretella, di appena sette metri, che dalla SS115 immette direttamente nella contrada Bordea rientra, ormai, tra i canoni del mistero. Passano mesi e mesi, si inanellano uno dietro l’altro, senza che un fatto nuovo accada, capace di togliere quella cancellata che ne vieta il transito. Tutto è pronto dal punto di vista della segnaletica e di quanto necessita ai fini della sicurezza.

Il Corrieredisciacca.it da mesi segue questa incredibile vicenda. Oggi, è stata presentata anche un’interrogazione all’Amministrazione comunale da parte dei consiglieri Calogero Filippo Bono e Giuseppe Milioti, con la quale si chiede “il motivo per il quale si stanno colpevolmente perdendo diversi mesi di tempo per sottoscrivere la convenzione e quindi potere aprire lo svincolo anche se in ritardo”.

Risale al tempo della precedente Amministrazione comunale l’inizio delle procedure tecnico-amministrative per la realizzazione per realizzare la bretella, in collaborazione anche con i tanti privati, titolari di importanti attività commerciali, cantieristiche e ricettive

Tale procedura intrapresa ha portando al confronto con l’Anas Spa per le richieste autorizzazioni regolarmente arrivate. Poi sono iniziati i lavori attraverso la concertazione fra parte privata e parte pubblica con una procedura amministrativa innovativa e che comunque ha risolto una problematica molta sentita dagli abitanti di una contrada in cui insistono molte attività commerciali e abitata da migliaia di privati cittadini. 

Tali lavori si sono conclusi ormai da tanto tempo, quasi un anno, mentre il collaudo è avvenuto ormai da diversi mesi. “L’Anas- scrivono Bono e Milioti- ha predisposto da diversi mesi la convenzione da sottoscrivere per dare il via libero definitivo alla apertura dello svincolo”.

I due consiglieri comunali imputano il ritardo dell’apertura “all’inefficienza della Amministrazione comunale che, da quando si è insediata, non ha seguito l’iter in maniera appropriata
sia con l’Anas e successivamente per la predisposizione degli atti amministrativi”.

 

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