Cinquantuno arresti della Squadra mobile di Roma nei confronti di un’associazione di stampo mafioso che da anni aveva il controllo delle attività illecite sul litorale della Capitale. L’operazione antimafia è considerata una delle più vaste condotte dalla polizia a Roma. Nella maxi-operazione della polizia nella capitale sono stati individuati esponenti considerati dagli investigatori “i ‘sancta sanctorum’ del crimine romano e siciliano”. Colpiti i clan Fasciani, Triassi e D’Agati, che da anni si sono spartiti il malaffare soprattutto sul litorale.In manette sono finiti il capo indiscusso Carmine e i fratelli Giuseppe e Terenzio Nazzareno. Tra i Triassi sono stati arrestati Vito e Vincenzo, appartenenti alla nota famiglia mafiosa dei Cuntrera-Caruana, che da anni si erano trasferiti ad Ostia mantenendo un legame inscindibile con Cosa Nostra siciliana. Della cupola mafiosa faceva parte anche un altro appartenente a Cosa nostra, da anni stanziatosi ad Ostia, considerato il terzo anello del gruppo di comando dell’organizzazione.