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MACAUDA: PER ZAMUTO (CGIL) “SCONCERTANTE IL COMPORTAMENTO DELL’IRCAC”

L’I.R.C.A.C, (Istituto Regionale per il Credito alla Cooperazione), principale creditore nei confronti di Torre Macauda, sembra abbia detto no alla possibilità che il Giudice dell’Esecuzione potesse dare in affitto il complesso alberghiero e di procedere direttamente alla vendita. La ragione del rifiuto sembra sia stata determinata dal non volere aderire all’esborso di circa 200mila euro per la messa in sicurezza di una frana che sta determinando lo scivolamento del costone e della strada adiacenti il complesso Torre Macauda. Da evidenziare che, al pari dell’IRCA, altri istituti finanziari e la SERIT vantano crediti nei confronti di Macauda ma, differentemente dall’IRCAC, si sono rimessi alle decisioni del Giudice.

La Camera del lavoro di Sciacca è sconcertata per la decisione assunta da un “ente pubblico” quale è l’IRCAC la cui finalità è quella di esistere per finanziare e agevolare la nascita e la crescita di società cooperative. “Non è superfluo – afferma Franco Zammuto – ricordare che “l’Istituto Pubblico” tempo fa, al cospetto di un credito vantato di diversi milioni di euro, ha concesso una liberatoria ad un soggetto “privato eccellente” per circa 250.000,00 euro(come appreso da notizie giornalistiche), mentre oggi, a fronte ad un problema sociale non indifferente, e comunque nella prospettiva di una messa in sicurezza e anche di valorizzazione e quindi di sviluppo di un patrimonio altrimenti destinato al degrado, l’IRCAC assume una decisione incomprensibile, sia per la funzione che le è propria e che certamente non hanno le altre finanziarie creditrici che si sono rimesse alle decisioni del giudice dell’esecuzione e sia nell’interesse stesso dell’istituto che difficilmente, a parere di questa C.d.L., potrà trovare qualcuno disposto ad acquistare un patrimonio in condizioni di degrado e di insicurezza come quelle in cui versa il complesso Macauda”.

La Camera del lavoro di Sciacca si appella a tutta la deputazione regionale per chiedere e verificare se l’istituto pubblico dell’IRCAC, che fa riferimento alla Regione Siciliana, abbia agito nell’interesse diffuso di tutti e dell’ente stesso o se ci sono ragioni di intervenire per chiarimenti.

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