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M5S E VIABILITA’ ALTERNATIVA PONTE CANSALAMONE: “NON INVITATI A RIUNIONE, QUALE LOGICA ?”

Chi l’aveva interpretata come una sorta di apertura politica si sbagliava. La convocazione dei comitati di quartiere della città da parte del sindaco Francesca Valenti per discutere delle proposte alternative al viadotto Cansalamone chiuso che ha progettato un gruppo di lavoro del Movimento Cinque Stelle, fa arrabbiare non poco i militanti grillini. Nonostante il sindaco e gli assessori Mario Tulone e Calogero Segreto hanno manifestato l’intenzione di convocare in separata sede anche il M5S per un momento di confronto sui progetti proposti, l’esclusione dal primo incontro con i comitati, previsto per domani, rischia di pregiudicare ulteriormente i rapporti.

Abbiamo esaminato la questione dal punto di vista tecnico – dice il M5S – siamo arrivati ad una proposta realizzabile e condivisa da tutti, poi analizzata e avallata assieme ai cittadini rappresentati dai comitati di quartiere. Ora l’amministrazione, ancora una volta, decide di incontrare i comitati di quartiere per discutere una proposta tecnica e politica, senza far sedere attorno al tavolo tutti coloro, tecnici e politici, che hanno studiato e analizzato il problema per il bene della città”.

Il M5S invita l’amministrazione a “ragionare per il bene di tutti”. I pentastellati sostengono che aggiungere una, due sedie in più alla riunione con i comitati permetterebbe di ragionare tutti insieme, in modo operativo, su una proposta concreta in modo da accelerare i tempi, evitando inutili riunioni che hanno lo stesso argomento. 
“Siamo a disposizione – concludono – ma se si escludono dal tavolo le persone che hanno studiato e avanzato quelle soluzioni, come si pensa di andare avanti ? Qual è la logica dietro a tutto ciò ?”

 

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