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Le quartine dimenticate che Edoardo Sanguineti dedicò a Sciacca

SCIACCA. Il critico d’arte Tanino Bonifacio torna a proporre la realizzazione a Sciacca di un’installazione artistica dedicata ad Edoardo Sanguineti, uno dei più grandi poeti italiani del 900’, oltre che saggista e politico di sinistra, scomparso nel 2010 all’età di 80 anni.

Bonifacio in passato ha più volte sollecitato questa realizzazione, ritenendola una felice occasione per Sciacca realizzare un’opera in memoria di Sanguineti che alla città ha dedicato una poesia. Un’azione di grande valore culturale che darebbe pregio a Sciacca e al territorio.

Sarebbe veramente bello, e soprattutto, giusto – dice Bonifacio – che la città di Sciacca rendesse un tributo al caro amico Edoardo Sanguineti, che nell’agosto del 1998 ha scritto e donato alla città di Sciacca una bellissima poesia dal titolo “La Rosa di Sciacca”, in occasione dell’ultima Rassegna d’Arte ”Un Punto nel Mediterraneo” da me curata, già ideata dall’indimenticabile amico Vincenzo Nucci. Una poesia raffinata e originale, caratterizzata dal prezioso linguaggio sperimentale sanguinetiano che descrive simbolicamente i venti che accarezzano la città di Sciacca”.

A suo parere la città dovrebbe cogliere la magnifica occasione di fruire del dono di uno dei più grandi poeta di tutti i tempi, realizzando un’installazione artistica, magari in ceramica, riportante la “Rosa di Sciacca”.

Ecco il testo delle quattro quartine dedicate a Sciacca:

“La rosa di Sciacca”

-maestrale

molto mi mordi, mio moresco miele:

materne mi manipoli mantiglie:

ma mi mescoli maschere, medaglie,

moschee, metalli, marmi, meraviglie:

-grecale

già gentili giunoni, nonfie, giubilano:

gridate gesti, graffiti golosi,

gelose grazie, garbati glossemi:

giocate, glauchi granchietti grintosi:

-libeccio

lunatico lunario luminoso

liberi, lesta lama, lente lane:

lustri le lastre, limi le losanghe,

lusinghi longitudini lontane:

-scirocco

stanno, sfere sabbiose, soli spenti,

sarcofagiche stelle saturnine:

specchiano scafi, stele, stili, scribi,

spengono semisfingi sciaradine:”

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