SCIACCA. Un’intera comunità si chiede perchè per l’ennesima volta a Sciacca le opere pubbliche si cominciano e non si completano. E quando i lavori sono conclusi non si mettono a disposizione dei cittadini.
E’ accaduto con il teatro Samona (ancora oggi incompleato dopo oltre 40 anni), con la piscina comunale (incompleta dopo quasi 40 anni), con il ponte Cansalamone (chiuso da 9 anni e lavori mai cominciati nonostante la disponibilità dei fondi), con il palatenda “Roccazzella” (lavori completati ma struttura chiusa), con la casa albergo per anziani (completata dopo 20 anni di lavori ma ad oggi inutilizzata).
L’ultimo caso è quello dei lavori di potenziamento dell’area portuale, un progetto da 5 milioni di euro finanziato con i fondi del PO FESR Sicilia 2014-2020. I lavori sono cominciati nel maggio 2021 e sarebbero dovuti durare 540 giorni, ovvero un anno e mezzo. Ne sono passati quasi 1000 e non sono ancora conclusi. Anzi, sono fermi. Anche questa opera pubblica, come in passato era accaduto con le altre, è purtroppo finita nell’elenco delle incompiute. 4C’è un contenzioso tra l’impresa appaltatrice e la Regione. Da Palermo si apprende che la situazione potrebbe sbloccarsi prima dell’estate, forse con un riaffidamento alla stessa impresa. L’amministrazione comunale ha chiesto un incontro con l’assessore regionale alle infrastrutture Alessandro Aricò finalizzato a sbloccare questa situazione in via definitiva. L’opera appena completata avrà riflessi importanti sia sotto l’aspetto commerciale che turistico. Ma al momento l’immagine è di un’area in abbandono. Nei giorni scorsi il gruppo consiliare Dc è stato a Palermo presso l’assessorato, Aricò avrebbe promesso una sua presenza a Sciacca nelle prossime settimane. Prima anche l’ex vice sindaco Gianluca Fisco aveva avuto numerosi incontri a Palermo, ma non era mai riuscito ad incidere in modo positivo per la ripresa dei lavori attraverso una risoluzione dei problemi burocrartici.
Giuseppe Recca