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L’ABITO DA MINISTRO PUO’ ATTENDERE. IN STALLO LA NOMINA

Rinviata la nomina di Romano: “Serve prima un accordo politic”o che faccia entrare Iniziativa Responsabile ”organicamente nella maggioranza”, e a quel punto si dovrà procedere al rimpasto, compreso il suo ingresso nell’esecutivo. Saverio Romano ha descritto questo percorso durante una conferenza stampa nella quale ha spiegato che nè da parte del suo partito, Popolari Italia domani, nè da parte dei Responsabili ci saranno mai ”imboscate” in Parlamento contro il Governo. Quanto ai tempi dell’accordo politico e del conseguente rimpasto, Romano ha detto che non sara’ una questione ”di oggi, domani o dopodomani”, pero’ si deve tener conto del detto del diritto romano ”Tempus regit actum”.

Intanto, la vicenda rischia di avere conseguenze sulla maggioranza e ciò a dimostrazione che l’adesione di Saverio Romano a berlusconi poggia su basi diverse dalla sostanza dei valori. Non si può nascondere che i “valori” che hanno spinto Romano ad appoggiare l’ex “nemico” Berlusconi si fondano sul valore numerico di 1 ministero e 5 sottosegretariati. Il gruppo che fa capo a Romano (cinque) lancia un messaggio e non vota con la maggioranza.

Berlusconi deve fare i conti con le altre anime dei “Responsabili” che sono sul piede di guerra. Martedì, infatti, Luciano Sardelli aveva mandato una lettera al Premier per sollecitare “una soluzione complessiva che risponda alle aspirazioni di tutte le copmponenti”.

Ma non era Berlusconi a criticare aspramente “il teatrino della politica”. Ora sembra ne sia diventato uno degli attori protagonisti.

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