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LA QUESTURA DICHIARA GUERRA AI B&B ABUSIVI: UNO SU DUE E’ FUORI REGOLA

Il questore di Agrigento ha dichiarato guerra all’abusivismo che invade il settore dei B&B. Uno su due è fuori regola: o non sono iscritti alla piattaforma della Questura, che serve per comunicare, secondo normativa, i nominativi degli alloggiati, oppure non comunicano nulla. Tantissimi, invece, quelli che sono totalmente abusivi.

I poliziotti dell’ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, da qualche settimana ormai, stanno operando serrati e accurati ai B&B di Agrigento. “E a breve – secondo quanto ha annunciato il commissario capo Francesco Sammartino, dirigente della sezione Volanti, – controlli dello stesso genere verranno estesi a tutto il resto della provincia”.

Allarmante il risultato fino ad ora: su una cinquantina di B&B controllati ben 25 sono risultati essere fuori regola Quelli quelli che, appunto, o non sono registrati sul portale della Questura o non comunicano le generalità degli ospiti. Ben 25 dunque le denunce già formalizzate all’Autorità giudiziaria. Si tratta di fatti che prevedono una ammenda che arriva fino a 206 euro.

Le strutture ricettive: hotel o B&B devono comunicare obbligatoriamente alla Questura le schede (nominativi e generalità) delle persone alloggiate. Lo stabilisce la normativa.  Ad Agrigento ci sono, però, parecchi B&B che o non sono registrati sul portale della Questura oppure, pur essendo registrati, non comunicano. “Abbiamo scoperto anche B&B totalmente abusivi – ha spiegato il commissario capo Francesco Sammartino – . Abusivi significa che sono privi di ‘Scia’, di determina e di user e password che la Questura rilascia. C’è un ufficio specifico in Questura che rilascia queste credenziali e le rilascia solo a chi ha le autorizzazioni necessarie”.

 “Ci sono bellissimi B&B, sui quali la gente ha investito fior di quattrini, ma non hanno mai regolarizzato la loro posizione – ha commentato il dirigente della sezione ‘Volanti’ – e non comprendiamo proprio il perché. Mettersi in regola non costa nulla. L’azione avviata su disposizione del questore Maurizio Auriemma è indirizzata a far diventare realtà il principio di legalità. Esiste una normativa che va, categoricamente, rispettata. Non è possibile che una persona, dall’oggi al domani, si alzi la mattina, decida di registrarsi su qualche sito internet che permette le prenotazioni e decida di ospitare persone di cui l’autorità locale di pubblica sicurezza non ha alcuna conoscenza”.
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