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LA POLITICA SACCENSE VISTA DA UNA LETTRICE COSTRETTA A VIVERE LONTANO DA SCIACCA

Riceviamo da una nostra lettrice una analisi della situazione politica saccense. Analisi che ci sembra interessante e che nasce da una lettrice saccense che vive a Brescia e vede  la realtà della nostra Sciacca con gli occhi lontani ma col cuore sempre pulsante per la città. 

Direttore cardinale,
mi chiamo Rossella per cause di lavoro ho lasciato Sciacca per vivere a Brescia. La mia lontananza da Sciacca risale alla fine del Liceo, quando parto dalla Sicilia per iniziare il mio percorso universitario. E’ grazie al Corrrieredisciacca.it che mi documento su ciò che accade a Sciacca, un modo per seguitare il contatto con la mia città. Sono un’infermiera e i miei orari sono massacranti ma nel tempo libero mi aggiorno sempre. Ho 31 anni e ammetto che seguo la politica nazionale con interesse e ogni tanto quella locale.

La mia lettera indirizzata a Lei, direttore, nasce dal fatto che mi posso forse permettere di giudicare quello che leggo e che riguarda Sciacca. Sono stata a Sciacca per il recente Natale e la delusione è stata parecchia nel trovare una città deserta. Negozi chiusi, poca gente, poco movimento.

Ho seguito con profonda attenzione gli avvenimenti politici recenti e che riguardano la mia Sciacca. Ho seguito la vicenda della rocambolesca mozione di sfiducia.

Mi consenta di dire una mia umile opinione. Ho capito che la città nutre risentimento per questa attuale Amministrazione comunale e principalmente per il Sindaco che, si coglie senza difficoltà, non ha fatto breccia nel cuore degli sciacchitani. Ma devo constatare che tutto il contorno, secondo me, non scherza.

Il sindaco ha dimostrato e sta dimostrando scarso interesse per la città ma le altre forze politiche che fanno?

I 5 stelle sono spaccati da tempo con il consigliere Curreri che politicamente non sa più cosa fare. Non ha forse l’inclinazione a fare l’oppositore e sembrerebbe pronto a passare con la maggioranza.

Il centrodestra è una specie  di corso nel quale ognuno va per se, spesso steccando. Più che un coro, sembra un gruppo di dilettanti che canticchia senza un direttore d’orchestra, forse a causa delle evidenti beghe interne.

I ragazzi di Mizzica, all’inizio bella speranza per tanti, si sono afflosciati e vivono all’ombra delle questioni politiche.

I rappresentanti Italia Viva variano opinione ogni tre giorni. Il consigliere Ambrogio è altalenante, paladino della Perriera, ma molto silenzioso in questi due anni e mezzo, dapprima era per mandara a casa il sindaco, poi non voleva votare la mozione di sfiducia perché vuole essere eletto alla ex Provincia.

Ma cosa sta succedendo? È questa l’aria che si respira in città? Se il Sindaco non piace perché non lo mandano a casa? Se alcuni vogliono sostenere il sindaco perché non lo fanno con impegno e trasparenza? Qualcuno pensa ai giovani ? Qualcuno capisce che siamo costretti a vivere fuori per poter lavorare? Lo capiscono che siamo costretti a costruirci una famiglia fuori dalla nostra città ? Parlano troppo e fanno poco. Razzolano malissimo senza pensare che la gente è stanca di tutti e vorrebbe una politica più attiva, più forte nel territorio. Lei che ne pensa? Mi scusi se mi sono permessa ma lo prenda come uno sfogo personale.
La saluto.
(Lettera firmata).

 

Cara Rossella, grazie per la costanza e la pazienza con cui segui la nostra testata giornalistica. Hai descritto il quadro politico saccense in modo chiaro. La tua visione è lo specchio reale della città. Purtroppo, lanostra Città segna un periodo politico che è storico, in quanto mai aveva raggiunto un livello così poco consono ad essa. Insufficiente l’Amministrazione comunale, insufficiente il Consiglio comunale. Il risultato si vede anche ad occhi bendati. 

Purtroppo, la classe politica offre uno spettacolo che somiglia sempre più ad un’arena nella quale tori scatenati si scornano tra di loro. La mancanza di partiti, di leaders, incide negativamente. Ognuno si immagina stratega e statista, con la conseguenza di una sorta di autoreferenza deleteria. La politica attuale poggia si giochetti di basso profilo, di tattiche, purtroppo anche di ominicchi, e quaquaraquà. 

La vicenda della mozione di sfiducia racchiude rappresenta bene la declinazione di Sciascia. hi ha paura, chi si nasconde in corridoio simulando assenza per poi spuntare con un corvo, chi si fa sotto dalla paura di perdere la poltrona, chi si diverte a giocare sulla pelle della gente. Nella tua analisi manca il PD. Un partito che con appena tre consiglieri comunali occupa tutti i posti di potere. Eppure, sembra uno spettatore inerme, quasi distaccato dai problemi della città. 

Purtroppo, tutto questo ha incanalato Sciacca nel solco dell’immobilismo, nel gioco del ricambio costante della Giunta. Un pantano deleterio per la città. Un pantano che è di gran lunga peggiore di una eventuale presenza di un commissario. Un tutti a casa sarebbe come Divina Provvidenza. 

Non so dirti come finirà il teatrino della politica. Di certo so dirti che a pagarne le conseguenze è la città. E si vede. 

Filippo Cardinale

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