Alla fine Sino Caracappa otterrà ciò che aveva chiesto, anche la delega alla cultura. Funzionalmente, raggruppare Turismo, Spettacolo e Cultura ha un senso. In buona sostanza, nel merito è un ragionamento filante. Non lo è nel metodo. Nel metodo politico adottato da chi ha convinto Caracappa a entrare in giunta, cioè il PD. Metodo avallato dal sindaco Francesca Valenti, anche lei del PD avendo aderito recentemente.
Non lo è nel metodo anche la prossima “rimodulazione” delle deleghe assessoriali. La professoressa Gisella Mondino è stata chiamata dal sindaco a far parte della Giunta dopo il brutale azzeramento. Un rapporto improntato da uno stretto legame basato anche sulla fiducia. La professoressa Mondino, in quota Sicilia Futura, ha un currilum professionale importante. Il sindaco, con l’azzeramento settembrino, puntò sulla professoressa assegnandole anche la delega alla cultura, oltre a quella delicata di vice sindaco.
Assegnare la delega alla cultura all’assessore ancora da nominare con provvedimento sindacale, che avverrà lunedì, come conditio sine qua non, e senza un coinvolgimento della coalizione (specie quella parte politica che ha riferimento a Sicilia Futura), rappresenta il formarsi di sciami sismici (che già si sono manifestati) che saranno registrati in maniera evidente dal sismografo della maggioranza nelle prossime ore.
Conosco molto bene il vissuto professionale della professoressa Gisella Mondino, conosco profondamente la solidità dei valori che la sua famiglia ha coltivato e trasmesso. Un vissuto professionale e familiare che non consentono alla Mondino di essere inghiottita dal vortice di equilibrismi politici attraverso un metodo portato a termine che non può essere accettato dalla stessa. Ecco perché siamo convinti che la maggioranza subirà ulteriori scossoni. Proprio per quel metodo del quale abbiamo scritto. Il profilo dei valori della professoressa non può cancellare i valori su cui poggia il suo modus vivendi.
Togliere la delega alla Mondino significa un non riconoscimento alle azioni intraprese dalla stessa. Non tutti sono disposti a perdere la faccia, ne’ assumere la veste di un personaggio di una nota commedia pirandelliana.
Filippo Cardinale