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LA CHIUSURA STAGIONALE DEL VERDURA RESORT PESA NEGATIVAMENTE SULLE PRESENZE DEL PRIMO TRIMESTRE

Nonostante l’aumento dell’imposta di soggiorno con decorrenza dal primo di gennaio di quest’anno, il primo trimestre registra un dato negativo delle presenze turistiche rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

E’ evidente che il dato negativo risente in modo determinate della chiusura stagionale del Verdura Resort. Dalla fine dello scorso anno il lussuoso complesso golfistico a 5 stelle rimane chiuso dall’1 dicembre fino alla fine di febbraio. Abbiamo già scritto sulle presenze del 2017 e sul gettito dell’imposta di soggiorno.

Il report del primo trimestre del 2018 risente, dunque, di due mesi di chiusura del Verdura Resort, oltre alla chiusura invernale degli alberghi dell’Aroviaggi. Ma la chiusura stagionale di quest’ultimo complesso ricettivo è un dato consolidato nel tempo.

La chiusura del Verdura Resort a gennaio e febbraio dell’anno in corso ha comportato una diminuzione pari a 5.672 presenze, e un gettito derivato dall’imposta di soggiorno di 12.595 euro in meno.

Per quanto riguarda il primo trimestre 2018, la situazione è la seguente. Totale presenze 33.213, meno 9.903 rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Un calo di introito dell’imposta di soggiorno pari a € 6.881; le presenze del primo trimestre 2018 sono 33.213, nello stesso periodo dello scorso anno erano 43.200

Nello specifico, nelle strutture:

5 stelle: le presenze sono state 4.838 e un gettito di imposta di soggiorno pari a € 24.190; nello stesso periodo dello scorso anno le presenze erano state di 10.510 e un gettito da imposta di soggiorno di € 36.785 (l’imposta di soggiorno lo scorso anno era di 3.5 euro, quest’anno di 5).

4 stelle: le presenze sono state 1.586 e un gettito di imposta di soggiorno pari a € 3.967; nello stesso periodo dello scorso anno le presenze erano state di 1.913 e un gettito da imposta di soggiorno di € 2.870 (l’imposta di soggiorno lo scorso anno era di 1.5 euro, quest’anno di 2.5).

3 stelle:  le presenze sono state 2.064 e un gettito di imposta di soggiorno pari a € 3.096; nello stesso periodo dello scorso anno le presenze erano state di 2.196 e un gettito da imposta di soggiorno di € 2.196 (l’imposta di soggiorno lo scorso anno era di 1 euro, quest’anno di 1.5).

Extralberghiere: le presenze sono state 1.960 e un gettito di imposta di soggiorno pari a € 1.960; nello stesso periodo dello scorso anno le presenze erano state di 2.710 e un gettito da imposta di soggiorno di € 1.355 (l’imposta di soggiorno lo scorso anno era di 0.5 euro, quest’anno di 1).

La destagionalizzazione rimane l’ostacolo principale del flusso turistico a Sciacca, città la cui attrattiva rimane essenzialmente il mare. Del resto, nella stagione invernale non ci sono soluzioni di turismo alternativo significativo, come ad esempio quello congressuale, religioso, culturale.

Per l’assessore al Turismo, Filippo Bellanca, “la destagionalizzazione rimane un tema di carattere più ampio e solo una politica turistica a livello regionale può incentivare la valorizzazione delle nostre risorse paesaggistiche, climatiche, monumentali, artistiche. Ma soprattutto, necessita una politica dei collegamenti aerei con le grandi capitali europei più capillare, più diretta e più competitiva. Il fatto che Sciacca dispone di un’eccellente struttura golfistica ma registra le difficoltà di un’Isola mal collegata con i paesi internazionali, la dice lunga sul grosso handicap della nostra Sicilia”.

Filippo Cardinale

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