La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha respinto, ieri 5 giugno, il Ricorso Straordinario (ai sensi dell’art. 625 bis c.p.p.,) presentato da Giorgio Lorefice avverso la Sentenza di Cassazione che il 27 marzo 2013 lo condannava definitivamente per i reati di violazione della legge sulle armi e munizioni ed estorsione aggravata ai danni dell’allora ingegnere Capo del Comune di Sciacca, ignegnere Giuseppe Di Giovanna.
Il ricorso straordinario, presentato dal Lorefice, ipotizzava la violazione del diritto di difesa dell’imputato. La Corte di Cassazione, nel respingere il ricorso, dichiarandolo inammissibile, ha ulteriormente condannato il Lorefice al pagamento della multa di mille euro ed alla refusione, nei confronti della parte civile, costituita dall’ingegnere Di Giovanna e dai suoi familiari, della somma di tremilaseicento euro, oltre Iva e Cap, per le spese di costituzione.
Il Lorefice, attualmente detenuto, sta scontando la pena di otto anni e sei mesi di reclusione per solo alcuni dei capi di accusa, in quanto diversi altri capi di imputazione (danneggiamento seguito da incendio, favoreggiamento personale e tentato furto in abitazione), accertati dalla Cassazione, sono andati in prescrizione per la lunghissima durata del processo.
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