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ITALIA VIVA PENSA AD UNA FASE NUOVA E CON NUOVA GUIDA. L’ADDIO ALLA VALENTI

Per Italia Viva la partita è chiusa. E’ questa una determinazione che lievita nel perimetro politico  di Italia Viva e che non induce a immaginare una retromarcia né a cogliere eventuali “porte aperte” che il sindaco Francesca Valenti immagina possano attrarre Italia Viva. I cusumaniani faranno chiarezza nel corso di una conferenza stampa che sarà indetta in settimana. In Italia Viva si coglie appieno la contrarietà al modo di procedere del sindaco Valenti e le porte aperte servono solo a far entrare aria.

Anzi, il punto del non ritorno è già toccato. Volteggia la considerazione, in Italia Viva,  che “le poltrone e gli sgabelli sgangherati li dia a chi vuole. C’e’ posto per te”. Insomma, non c’è più possibilità di dialogo, anzi, fioccano le frecciate e si coniano anche slogan in direzione della Valenti. E’ la fine di un matrimonio politico, la fine di un apporto di voti che ha consentito alla Valenti di conquistare la poltrona di sindaco.

E i cusumaniani sono determinati a scoprire le carte sul tavolo. L’occasione sarà  la conferenza stampa, certamente. Un tavolo sul quale spiegare il film dei due anni e mezzo di Amministrazione Valenti. A questo punto c’è da capire quali saranno le mosse delle opposizioni. Esse attendevano che il terreno su cui poggia l’Amministrazione Valenti manifestasse frane e smottamenti più evidenti. Oggi ci sono tutti. Se prima c’era la matematica ad alzare il freno, oggi la medesima offre la cifra per rendere valida non solo la presentazione della mozione, ma anche la sua approvazione.

Nell’ambiente di Italia Viva la sfiducia al sindaco non è una ipotesi, ma per renderla percorribile bisogna che la città ne sia consapevole. Insomma, una sorta di sensibilizzazione cittadina che dia la spinta a staccare la spina e andare a nuove elezioni. Si avverte bene, dopo le ultime ore trascorse, che in Italia Viva non c’è un senso di rassegnazione. Anzi, si starebbero tracciando le linee per una nuova fase e con una guida autorevole e aperta ai comitati civici.

Italia Viva, almeno dalle sensazioni che si colgono, ha compiuto quel passo che le parti opposte attendevano. A questo si aggiunga l’indipendenza del consigliere comunale Paolo Mandracchia che da tempo non partecipa più alle riunioni dell’ex maggioranza. E’ il momento in cui le opposizioni non possono essere silenziosi spettatori.

La carte sono scoperte. Adesso si comprenderà meglio chi invocava la fine del mandato sindacale e consiliare solo per bluff, sapendo che non vi erano i numeri. Abbiamo scritto che far proseguire la città in un’agonia fino al 2022 significa farle male. Anche dalle parti delle opposizioni è necessario fare chiarezza, senza mezzi termini e senza utilizzare il linguaggio del politichese.  La seduta consiliare del 9 dicembre non può più mostrare giochetti che tutta la città conoscono fin troppo bene.

Filippo Cardinale

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