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“ISOLATI DENTRO IL PALAZZO”

I cittadini si allontanano ogni giorno di più dalla politica locale e dall’attività istituzionale che si svolge negli spazi istituzionalmente designati.

Lo diciamo da tempo. Lo spazio tra il “palazzo” e la città è sempre più ampio, ma chi vive nei luoghi di potere non se ne accorge.

L’affermazione fatta nelle scorse ore dal consigliere comunale Salvatore Monte, riferita a questa lontananza, ci porta a rallegrarci: finalmente c’è un politico che si accorge di questa situazione e non è più annebbiato dalla poltrona o da un’attività politica fatta di continue polemiche e beghe che ai cittadini non interessano affatto.

Ciò di cui si parla negli stanzoni umidi del palazzo municipale di via Roma o nei salotti di illustri saccensi, è cosa ben diversa da quello che succede nelle case della gente comune e nelle strade.

E non è solo un fatto di assenza mediatica, come dice Salvatore Monte riferendosi alla divulgazione dei lavori d’aula e delle dinamiche politiche connesse alle diverse sedute del consiglio comunale, anche se non di può negare che la scelta fatta dalla politica di tenere distante le tv locali dalle attività istituzionali, a beneficio del web, è stata catastrofica. Lo certificano i numeri del canale You Tube del Comune di Sciacca, che hanno uno share massimo di 38 spettatori. Se poi aggiungiamo che il Comune di Sciacca dopo la diretta “elimina” la registrazione della seduta, possiamo ben capire come la tanto agognata trasparenza e dialogo con la comunità sia vera utopia.

Monte si sente un consigliere comunale “isolato dentro il palazzo” un po’ – dice – “come Quasimodo dentro la torre di Notre Dame”. Metafora che calza a pennello, o quasi. Quasimodo è “anima” di Notre Dame, i consiglieri comunali non sono “anima” del Municipio. Anzi, viste le distanze dalla comunità rischiano di diventare dei… soprammobili.

Suggeriamo a Monte, che comunque è il primo a manifestare pubblicamente questa situazione di evidente disagio, ma soprattutto ad altri consiglieri comunali che affollano le sedute di commissione e la platea di Facebook, di dedicarsi di più al confronto diretto con i cittadini, di stare più in strada e toccare con mano cosa la gente pensa della città, i loro bisogni, i problemi quotidiani, cosa occorre fare per avere una… città normale.

Giuseppe Recca

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