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INTITOLAZIONE SCUOLA A CAROLA CATANZARO, ECCO LA MOTIVAZIONE DEL DINIEGO

Il Consiglio di Circolo “Giovanni XXIII”, avvocato Laura Cuschera, raggiunta telefonicamente, ci ha fornito la motivazione del perché non è stato possibile intitolare la scuola a Carola Catanzaro, la bambina di 10 anni deceduta in seguito ad una malattia. I genitori hanno consentito la donazione degli organi, gesto che dà la possibilità di vita a 8 bambini.

“Ieri- ci dice l’avvocato il presidente del Consiglio di Circolo Giovanni XXIII- entrambi i due organi collegiali hanno esaminato e discusso la legge del 1980 che regolamenta la modifica del nome ad una scuola e quindi c’è un iter sa seguire. L’iter prevede il collegio favorevole del Collegio dei Docenti, il parere favorevole del Consiglio di Circolo. Inoltre, considerato che la bambina è morta da meno di 10 anni è necessario il parere del Prefetto al quale va aggiunto il parere favorevole del Ministero dell’Interno. Quindi, siamo di fronte ad un procedimento lungo e tortuoso”.

L’avvocato Cuschera, inoltre, spiega che per sostituire il nome debba essere necessario una caratura nazionale. Sostituire il nome di Papa Giovanni XXIII, che è anche un Santo, diventa estremamente difficile predisporre un atto che possa far venire meno la Santità di Giovanni XXIII né il suo ruolo”.

“Noi- continua- siamo vicinissimi alla famiglia di Carola e apprezziamo immensamente il nobile gesto della donazione degli organi, e metteremo in campo diverse per mantenere vivo il ricordo di Carola. La scuola renderà omaggio alla bambina nei modi e nei tempi che riterrà più opportuno. Stiamo organizzando, tra l’altro, un premio letterario in memoria di Carola; collocheremo una targa all’interno della scuola, magari dedicandole una classe. Stiamo valutando il da farsi nel rispetto, però, delle leggi in materia. Il Comune, credo, farà la sua parte, magari intitolando una strada, una piazza”

Filippo Cardinale

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