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INTERDITTIVA GIRGENTI ACQUE, VENERDI’ ASSEMBLEA ATI

Per venerdì prossimo, il presidente dell’Ati Francesca Valenti ha convocato l’assemblea dei soci. Bisogna decidere il da farsi dopo l’interdittiva antimafia a Girgenti Acque emessa dal Prefetto di Agrigento.

Già ieri, la Valenti ha incontrato il Prefetto di Agrigento per fare il punto sulla situazione “A breve- dice Valenti- avremo un confronto con l’avvocato Mazzarella che sta seguendo la vicenda della risoluzione con il gestore”.

“Credo che il futuro più logico- ha detto il presidente Francesca Valenti- sia il commissariamento della società. Ovviamente tutto questo si innesta nel procedimento di risoluzione, che ha un suo percorso che ovviamente l’interdittiva accelera. Noi, come Ati, procederemo così come avevamo già immaginato, anche se non ci è sembrato opportuno portare venerdì entrambe le cose in assemblea. Ad ogni modo va comunque precisato che, a prescindere da ogni fatto specifico, sarà necessario garantire la gestione del servizio, magari con un commissariamento che ci possa traghettare verso un piano alternativo di gestione”.

L’atto di risoluzione del contratto non è stato ancora perfezionato perchè, spiega Francesca Valenti, “il direttivo sta lavorando alla redazione della nuova tariffa, e questo si lega molto alla risoluzione. Prima vogliamo completare questo percorso e poi presentarlo, sempre nella logica della risoluzione”.

Due parlamentari del M5S, il saccense Matteo Mangiacavallo e Giovanni Di Caro, invitano l’Ati “a non perdere tempo e di procedere alla definizione dell’iter di risoluzione del contratto o alla immediata revoca della concessione, alla luce di quanto previsto dall’articolo 94 dal codice antimafia”.  “Da anni – concludono i parlamentari – chiediamo la risoluzione del contratto per le reiterate e gravi inadempienze di Girgenti Acque, ma la politica ha sempre fatto orecchie da mercante e non ha mai prodotto un atto concreto.  Ora non ci sono più scuse È ora di dire basta”.

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