Il Rotary Club di Sciacca ha promosso stamani un incontro con operatori di Save the Children indirizzato agli alunni del liceo scientifico e classico di Sciacca. Gli operatori Chiara Curto Pelle, Child rights expert, Mahamed Aman, Cultural mediator, Ivana Dimino, psychosocial expert, hanno relazionato ed esteso ai ragazzi, testimonianze dirette del proprio impegno sociale e civile nella tutela dei diritti umani e dell’infanzia. Spunti di riflessione sul tema dei diritti umani offerti, dunque, da diretti operatori del settore che quotidianamente lottano per la garanzia dei diritti inviolabili.
Le esperienze, gli spunti di riflessione critica e il vivace dibattito intessuto durante l’incontro, saranno sicura fonte inesauribile di idee per il concorso di portata nazionale bandito dal Rotary e finalizzato a coinvolgere i giovani sul tema del “rispetto della persona, con l’educazione ai valori e ai sentimenti, come contrasto alla violenza e alla violazione dei diritti umani”. Dopo aver ascoltato ed incontrato i rappresentanti di Save the Children toccherà ai ragazzi, quindi, far tesoro di quanto appreso e riversare la propria idea critica sullo stato attuale dei diritti umani in Italia e nel mondo, attraverso un elaborato originale.
È intervenuto l’avvocato Filippo Marciante, membro della Commissione distrettuale Rotary “legalità e cultura dell’etica”. “I diritti umani- ha detto l’avvocato Marciante- sono diritti fondamentali dell’uomo, ossatura della nostra costituzione e in loro risiede la libertà più sacra. Allora, il progetto del Rotary è chiedervi di esprimervi su questo concetto, messaggio di speranza. Ragazzi, dall’incontro di oggi nascerà in voi una rabbia che sono sicuro vorrete e dovrete esprimere, attraverso una foto, video, manifesto o saggio. Se non iniziamo a rispettare chi ci sta accanto rischiamo che i nostri comportamenti degenerino in violenza, violazione dei diritti umani e anche comportamenti di stampo mafioso. Ascoltate e ragionate secondo il vostro sentimento è questo l’invito che vi fa il Rotary”.
Gli operatori intervenuti sono coinvolti quotidianamente nelle operazioni di sbarco e di accoglienza di minori non accompagnati. La loro missione è garantire un’accoglienza adeguata ai minori che hanno vissuto viaggi che possono durare anche 3 anni, che crescono, dunque, viaggiando e scappando dal proprio paese, teatro di guerre e soprusi, affinché possa offrirsi loro una speranza.
Maria Concetta Amplo
