Si sono svolti ieri nel carcere di Sciacca per i detenuti e nel palazzo di giustizia per chi sta ai domiciliari, gli interrogatori di garanzia delle sei persone tratte in arresto per spaccio di droga nel corso dell’indagini “Street Food” condotta dai carabinieri della compagnia di Sciacca a Menfi.
Il giudice per le indagini preliminari, Rosario Di Gioia, ha confermato i provvedimenti restrittivi, per cui Giuseppe Sanzone e Daniel Tabbone rimangono in carcere e Giulia Nigrelli, Giovanni Pilo, Calogero Friscia, Emanuele Gambino, restano ai domiciliari.
Le due figure di rilievo dell’inchiesta, Sanzone e Tabbone, hanno fatto scelte diverse davanti al giudice: il primo si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Tabbone ha invece risposto, cercando di ridimensionare la vicenda. Hanno risposto alle domande del giudice anche la moglie di Tabbone, Giulia Nigrelli, e Giovanni Pilo. Hanno fatto scena muta Calogero Friscia ed Emanuele Gambino.
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