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Incendi prima della pioggia, la conta dei danni

Per tre giorni di fila il fuoco, sospinto dal forte vento, ha bruciato i boschi dei Monti Sicani, nel territorio al confine tra le province di Agrigento e di Palermo, tra Palazzo Adriano e Burgio. Si calcola, senza avere ancora fatto la perimetrazione dell’area, che siano andati in fumo qualcosa come 50-60 ettari di bosco costituito da pini, querce, leccio, roverella, pini e macchia mediterranea presenti nelle contrade Menta, Cinta, Gallinaro e Petrosa.

Danni più gravi sono stati scongiurati dagli interventi per tre giorni consecutivi dei Canadair che hanno riversato a josa sulle fiamme acqua prelevata dal mare Mediterraneo nei pressi di Seccagrande di Ribera e dal lago Arancio di Sambuca di Sicilia. Un ruolo importante hanno svolto le squadre antincendio del distaccamento di Burgio che hanno operato con i mezzi anche nelle ore notturne.

Contemporaneamente anche sul territorio di Ribera, attorno al bosco di Monte Sara, un altro incendio ha interessato per ben sette ettari le contrade Maurici e Millaga che guardano verso Cianciana e Ribera. Le squadre di pronto intervento dei due distaccamenti hanno circoscritto il fuoco, ma il danno ambientale c’è stato.

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