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In Sicilia i pronto soccorso al collasso: in servizio 414 medici su 786

SICILIA- Pronto Soccorso in “emergenza” in Sicilia: pianta organica coperta al 53% e 414 medici in servizio su 786. Mancano 372 medici. Secondo i dati elaborati dal Coordinamento dei direttori e dei responsabili delle aree di emergenza la pianta organica dei pronto soccorso dell’Isola è coperta solo al 53 per cento: troppo pochi per assistere al meglio le persone che hanno bisogno di cure immediate.

E’ allarme nei pronto soccorso, sempre più affollati a causa della nuova ondata del Covid, con i medici costretti ad operare in un contesto e in un clima per nulla sereni. “Il rischio clinico è elevato e va considerato”, ammette  Massimo Geraci alla guida del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo, uno dei più grandi della Sicilia, che in teoria dovrebbe avere tra i ranghi 35 medici ma che in realtà sconta sette unità in meno di personale.

Al pronto soccorso di Agrigento, su 21 medici ne ha 6 effettivi, quello di Marsala su una previsione di 16 medici ne risultano disponibili solo 3.

Medici in fuga, concorsi che vanno deserti, turni logoranti, pazienti in coda ore e ore in attesa di essere visitati ma anche episodi di violenza nei confronti del personale ormai diventati all’ordine del giorno.

Martedì scorso a un medico del pronto soccorso di Villa Sofia  è stato rotto il naso da un gruppo di persone, probabilmente parenti di un ricoverato, e solo pochi giorni fa un quarantacinquenne era stato denunciato per avere danneggiato il triage al pronto soccorso dell’ospedale Civico, sempre a Palermo.
Servono interventi organizzativi e strutturali per fermare la carenza di vocazioni alla medicina d’urgenza.

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