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IN 5 ANNI INCASSATI 3.1 MLN DI EURO DI IMPOSTA DI SOGGIORNO. SENZA STRUTTURE, PRESENZE INGESSAT

Dal 2013, anno in cui venne istituita (giustamente) l’imposta di soggiorno, a fine 2017 il Comune di Sciacca ha incassato 3.159.491 euro di imposta di soggiorno. L’imposta è stata istituita per incrementare i servizi turistici della città e rendere la stessa gradevole, accogliente, efficiente, al flusso dei viaggiatori che scelgono la nostra città per trascorrere le vacanze.

In cinque anni il Comune ha introitato una massa enorme di denaro che se destinata in maniera efficace e mirata davvero a incrementare servizi e impianti turistici, oggi avremmo una città che farebbe invidia anche a Monte Carlo. Così non è stato e, purtroppo, grosse somme sono state utilizzate per varie tipologie di interventi (più di intrattenimento, compreso carnevale) diverse da quelle che avrebbero comportato alla città un vero cambio di passo, di accoglienza.

Avremmo potuto attrezzare spiagge con servizi adeguati (si è costretti ancora a scrollarsi la sabbia dai piedi con bottiglie di plastica portate da casa), abbellire e manutenere vie di accesso alla città, avremmo potuto fare molto ma molto di più e non lo abbiamo fatto.

Nello scorso articolo dedicato alle presenze turistiche in città, abbiamo evidenziato un calo di introito da imposta di soggiorno di 35.935 euro. In verità il calo è stato di 10.396 euro e il dato riportato nei giorni scorsi non teneva conto del versamento dell’imposta di soggiorno da parte di Aeroviaggi, avvenuta solo qualche giorno fa. Le presenze turistiche, complessivamente, hanno registrato una lieve flessione rispetto al 2016. Ma bisogna considerare, come abbiamo già scritto, che il Verdura Resort dallo scorso anno chiude per tre mesi, dall’1 dicembre al 28 febbraio. Ma abbiamo anche sottolineato che Sciacca non può beneficiare del periodo favorevole del flusso turistico, in Sicilia, perchè ha strutture importanti chiuse come le Terme e Torre Macauda. Queste due strutture ci privano di almeno 100 mila presenze annue.

Dunque, in cinque anni di imposta di soggiorno, il Comune ha incassato 3.159.491 di euro. E’ giunto il momento della svolta. Con oltre 600 mila euro annuali è d’obbligo effettuare una seria programmazione di investimento dell’introito. Non è più possibile svuotare il portafoglio per spendere i soldi in finalità pseudo turistiche.

Come è venuto il momento di organizzare meglio l’offerta ricettiva. E’ necessario che il Comune istituisca, all’interno del sito ufficiale, un link efficiente che accolga tutte le offerte ricettive, ama anche di ristorazione, della città. Un offerta così organizzata permette di avere il quadro complessivo chiaro, consentendo al Comune anche la verifica sulla qualità dei servizi erogati dai titolari delle strutture. Il tutto per evitare una Babele che fa solo danno alla Città e alla sua immagine. Insomma, è urgente quel salto di qualità che permette di mettere in campo una cultura turistica e dell’accoglienza assai diversa da quella mediocre che esiste.

Qui, i grafici delle presenze e degli introiti dell’imposta di soggiorno dal 2013 al 2017.

Filippo Cardinale

 

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