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IMPOSTA DI SOGGIORNO, A MENFI POLEMICHE E RICHIESTA DI DIMISSIONI

A Menfi l’imposta di soggiorno alimenta polemiche ben oltre quanto sta accadendo a Sciacca. Dopo le proteste delle scorse settimane di numerosi imprenditori alberghieri della cittadina, ieri sera il tema è stato dibattuto in consiglio comunale e dall’opposizione sono state annunciate richieste di dimissioni dell’assessore comunale al turismo Nadia Curreri.

L’amministratore, secondo quanto sostengono i consiglieri del gruppo di opposizione “Idea Menfi”, sarebbe titolare di un bed and breakfest a Porto Palo e avrebbe dovuto riferire se l’attività è in regola con le tasse e imposte comunali.

In mancanza di una risposta da parte della giunta e del sindaco Marilena Mauceri, per l’opposizione l’assessore dovrebbe dimettersi. “Formuleremo interrogazione con risposta scritta – dice il consigliere Vito Clemente – per informare compiutamente i cittadini che rispettosamente meritano di conoscere tutto su questa vicenda”.

Il sindaco rimanda al mittente le critiche e le richieste di dimissioni, parlando di congetture e di azioni dell’opposizione che – ha detto – “vogliono solo gettare fango sulla mia amministrazione”.

Lo scorso aprile gli operatori turistici di Menfi dopo avere contestato l’aumento delle tariffe dell’imposta di soggiorno, avevano sollecitato l’amministrazione ad avviare attività di verifica delle strutture non qualificate per fare pagare tutti, evitando in tal modo la concorrenza sleale.

Giuseppe Recca

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