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Il “tema” delle Terme esce dal lockdown. Giovedì riunione a Palermo per eventuale nuovo bando

La piscina termale del Parco vista di lato

SCIACCA. Dopo il flop del bando (il secondo nella storia recente delle Terme e ambedue con paternità dell’attuale assessore regionale Armano), le Terme escono dal lockdown. Giovedì prossimo il sindaco è a Palermo per una riunione tecnica. A quanto pare si apre un “terzo” bando.

Intanto, una delegazione del Comitato Civico Patrimonio Termale (Zammuto, Porrello, Santangelo e Cannella) è stata ricevuta oggi a Palazzo di Città dal Sindaco Francesca Valenti e dall’Assessore al Turismo Sino Caracappa.

Il Coordinatore Franco Zammuto ha manifestato al Sindaco “l’esigenza di creare un fronte comune al fine di ottenere un incontro urgente con il Presidente della Regione, già richiesto dal Comitato lo scorso 27 luglio, finalizzato a conoscere le ragioni che hanno indotto la Regione a non prorogare l’avviso pubblico per il complesso termale di Sciacca, a conoscere nel merito le preannunciate modifiche che la Regione intende apportare in sede di nuovo avviso pubblico di gara e a proporre nuovi contenuti che possano agevolare un esito positivo della procedura pubblica”.

E’ a questo punto che il sindaco Francesca Valenti ha comunicato che per giovedì il Comune è stato invitato ad un tavolo tecnico specificatamente dedicato al complesso termale di Sciacca e all’avvio del nuovo bando di gara.

Per il Comitato, il sindaco “ha condiviso la sensazione, maturata nel corso di questi mesi, che ai più alti livelli regionali possa essere stata già delineata una strategia di soluzione della problematica termale di Sciacca, possibilmente sulla scia delle Terme di Acireale, nell’ambito di una politica regionale di destagionalizzazione del turismo siciliano attraverso il turismo termale del benessere”.

Il Comitato Civico ha manifestato ai due amministratori presenti “alcune proprie considerazioni e proposte, che se necessario potranno essere riprese dopo aver conosciuto l’esito dell’imminente incontro palermitano, anche attraverso una mobilitazione generale. Tra queste, l’opportunità di costruire il nuovo avviso pubblico in modo tale che qualora non dovesse essere presentata alcuna offerta per l’intero complesso termale possano essere accolte  offerte presentate con riferimento a singoli beni del patrimonio termale”.

Insomma, ritornerebbe in vita l’idea dello “spezzatino”.  Per quanto riguarda l’apertura al pubblico del parco termale, è stato riferito al Comitato che “l’apertura è inevitabilmente condizionata alla messa in opera dei lavori previsti da almeno uno dei due finanziamenti già ottenuti dal Comune di Sciacca,  finalizzati all’impianto di illuminazione e a lavori di manutenzione straordinaria del parco termale”.

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