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IL SINDACO E VICE SINDACO HANNO SCELTO IL PART TIME. IN ASPETTATIVA MANDRACCHIA

La Giunta comunale ha dichiarato i propri intendimenti rispetto alle loro posizioni lavorative. Ciò serve ai fini del calcolo dell’indennità di carica e, ovviamente, anche alla presenza a Palazzo di Città.

Il sindaco Francesca Valenti, con dichiarazione dello scorso 25 settembre, ha dichiarato di continuare il rapporto di dipendenza con l’Università di Palermo. Tale scelta incide sull’indennità di carica di sindaco che sarà ridotta del 50%. Ovviamente, tale scelta obbligherà il sindaco a svolgere la sua attività di docente presso l’Università di Palermo per la metà delle ore di cattedra di cui è titolare.

Anche il vice sindaco Filippo Bellanca, ha optato per metà indennità, seguitando con orario ridotto il rapporto di collaborazione nello staff di un assessorato regionale.

A tempo pieno è l’assessore Paolo Mandracchia che ha un rapporto di lavoro con l’ex Provincia regionale di Agrigento. L’assessore Gioacchino Settecasi è un ingegnere ibero professionista. Per lui non c’è la scelta, è a tempo pieno come la Annalisa Alongi.

Le indennità di carica con la nuova legge elettorale hanno subito un forte taglio. Sono state ridotte per legge della metà. Ciò non toglie che la Giunta possa optare per una ulteriore riduzione come è avvenuta per le precedenti amministrazioni, che usufruivano, però, di robuste indennità di carica.

Dapprima il sindaco percepiva 4.386 euro mensili (al lordo), adesso si aggira sui 2.631 euro mensili. Un assessore prima percepiva 2.851 euro, adesso percepirà 1.700 euro mensili. Taglio anche per la carica di vicesindaco: dapprima era di 3.289, adesso scende a 1.973 euro. Ricordiamo tali importi sono al lordo, devono, dunque, essere ancora decurtate dell’aliquota IRPEF.

A tali importi va decurtato un ulteriore 50% se si opta per la continuazione del rapporto lavorativo dipendente, come nel caso del sindaco Valenti e del vice sindaco Bellanca.

Il presidente del consiglio comunale percepirà 1.700 euro mensili, mentre prima la sua indennità era di 2.851 euro, equiparata a quella dell’assessore.

I tagli imposti dalle recenti leggi porta ad un risparmio dei costi comunali di almeno 100 mila euro annuali.

Anche i consiglieri comunali appena insediatisi subiscono tagli al gettone di presenza per ogni seduta. Da 50 euro adesso il gettone scende a 30 euro.

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