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IL SINDACO DI RAFFADALI COME UNO SCERIFFO: CONTROLLA SCONTRINI E TEMPERATURA A DIPENDENTI SUPERMERCATI

Mascherine prodotte in casa dalle casalinghe, volontari che distribuiscono farmaci e spesa agli anziani, termometro scanner su tutti i dipendenti di supermercati e alimentari e il sindaco che controlla gli scontrini della spesa, per vedere chi è andato a farla troppo spesso. Al Comune è arrivato anche un termometro scanner per misurare ogni mattina la febbre ai dipendenti di supermercati, panifici e alimentari. “Sono i più esposti- dice Cuffaro-ognuno in questi giorni difficili deve fare la sua parte, in paese i volontari distribuiscono famaci e spesa agli anziani e agli agricoltori ho chiesto di dare un mano per sanificare le strade con i loro vaporizzatori”.

A Raffadali la lotta contro la diffusione del coronavirus è spietata e il sindaco Silvio Cuffaro, sembra uno sceriffo. “Abbiamo circa 2.500 concittadini che per motivi di lavoro si spostano fuori dal paese, l’unico caso infatti è un concittadino agente della polizia penitenziaria – dice Cuffaro – per questo abbiamo adottato sin dall’inizio misure straordinarie, come una produzione nostrana di mascherine, io ho comprato la garza e il tessuto e alcuni volontari e casalinghe, con una vera e propria catena di produzione, si sono messi a disposizione per realizzarle”. A Raffadali se ne producono circa 200 al giorno.

Anche il controllo degli scontrini fiscali: “Faccio controllare dai vigili urbani gli scontrini della spesa e abbiamo già fatto un centinaio di denunce – prosegue – io stesso l’ho fatto, perché c’era gente che andava al supermercato troppe volte e adesso ho notato che la media della spesa si alzata in molti casi dai 28 ai 75 euro”.

 

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