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Il Pd in attesa “dell’annunciazione”…ma il sindaco ancora non si pronuncia. Catanzaro attende

SCIACCA. Doveva avvenire entro settembre e oggi è l’ultimo giorno. L’evento è “l’annunciazione”, quella laica, o meglio politica: l’ufficializzazione del sindaco Francesca Valenti che non replica la sindacatura.

Lo aveva dichiarato, in piena estate, il deputato saccense del Pd, Michele Catanzaro: “Attendiamo la decisione del sindaco Francesca che avverrà entro settembre”. L’estate è finita, e settembre snocciola le ultime ore. Ma “l’annunciazione” ancora non avviene. Menomale che rimane puntale l’appuntamento domenicale del Papa che a mezzogiorno svolge l’Angelus dalla storica finestra che si affaccia su piazza San Pietro.

La dichiarazione ufficiale del sindaco tiene in stand by il Pd che attende di sapere cosa fare in vista delle amministrative che si svolgeranno nella prossima prossima primavera. Ma anche come fare in considerazione del fatto che il Pd parrebbe volere partecipare senza il simbolo e sotto le spoglie del civismo. Un fatto curioso, ma anche in contrasto col fatto che Sciacca ha il deputato regionale del Pd e il segretario provinciale del partito di Letta.

Come rimane la discrasia tra ciò che ha profetizzato Catanzaro su un ipotetico abbraccio a Forza Italia e il 110 e lode assegnato al movimento Mizzica dal segretario locale del Pd. In una intervista, il giovane segretario ha tessuto le lodi di Mizzica esaltandone la capacità progettuale, ma dimenticando le invettive del rappresentante mizzichino in aula consiliare, Fabio Termine, contro il progetto del sindaco Francesca Valenti e del governo monocolore, cioè a trazione tutta Pd. Progetto ritenuto “fallimentare”.

Ad oggi, il deputato Michele Catanzaro attende ancora la decisione del sindaco che “impegnato a governare la città”, ritiene “non centrale la questione”. Si scontrano due scuole di pensiero, quella del tirar a campà e quella del ma c’amma fà?

Certo, il Pd è stato l’elemento fondante della sindacatura del 2017 di Francesca Valenti, e adesso si trova a rimorchio. Vedremo se Michele Catanzaro intende imitare ancora Giobbe, o prende le redini delle prospettive del Pd in vista delle elezioni. Ma senza essere condizionato dalle varie meline.

Filippo Cardinale

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