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Il nipote della donna di Sciacca morta per covid: “Mia zia ha sorriso fino alla fine”

SCIACCA. Maurizio Migliore, giovane nipote di Rita Chiarello, la saccense di 42 anni morta nelle scorse ore per coronavirus all’ospedale di Sciacca, su Facebook ricorda con commozione la zia ed invita anch’egli tutti a non sottovalutare il virus.

“Poco dopo la morte di mia zia ho avuto la comunicazione di un altro morto – ha scritto Maurizio nel suo profilo – anche se era una persona anziana aveva diritto anche lui a vivere. Senti molti dire “il covid non è niente, non esiste”, ma non è così. Chi lo ha vissuto sulla propria pelle – aggiunge – sa cosa vuol dire. L’ho avuto anch’io e sono stato male per una settimana. Non ho nessuna patologia, gioco a calcio e faccio palestra, ma nonostante tutto ciò il covid mi ha sfiancato in tutti i sensi”.

Maurizio ero molto legato alla zia Rita, che considerava come una seconda mamma.

“Voglio ringraziare tutti i medici che hanno aiutato mia zia fino all’ultimo – ha aggiunto nel suo post – tutti gli infermieri che gli hanno strappato un sorriso fino a ieri sera e, soprattutto, le colleghe di mia mamma che sono state accanto a mia zia anche loro. Il problema – ha concluso- è che ci vorrebbero ospedali più attrezzati per essere al passo con la sanità del nord”.

Rita Chiarello si è spenta nella notte in rianimazione. Tutto il nucleo familiare aveva contratto il Covid ma solo lei, in quanto soggetto fragile con varie patologie, non è riuscita a sconfiggerlo.

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