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IL MAESTRO GASPARE PATTI INCANTA LA SORBONA DI PARIGI

Il maestro ceramista di Sciacca, Gaspare Patti, appassiona la cultura francese. Nelle scorse settimane, il Presidente dell’Istituzione Culturale Federico II di Menfi, Gioacchino Mistretta, ha ricevuto una lettera da parte di Francoise Julien del Dipartimento di Scienza dell’Arte dell’Università La Sorbona di Parigi. La studiosa francese, dopo aver visitato le Stanze della Ceramica, ha voluto inviare all’Istituzione Culturale menfitana una sua recensione di tre pagine in cui mostra tutto il suo interesse per il lavoro del maestro ceramista saccense.

“Le arti della terra, del fuoco e del pennello – scrive la Julien – in Gaspare Patti sono certamente telluriche e aeree, perenni e fragili, ispirate e mature, inventive e meditate, altamente colte.” L’Istituzione ha intenzione di potenziare la mostra grazie alla disponibilità, data dall’artista, di incrementare la sua donazione con altre opere più recenti.

Come spesso capita nella nostra Sciacca, nemo propheta in patria. E’ una città che, purtroppo, non riesce a cogliere gli aspetti salienti che esprimono figli illustri. E il maestro ceramista è un figlio illustre, ma la sua generosità non trova radici nella sua città. E allora accade che nel giugno del 2015, il maestro Gaspare Patti ha donato più di 50 sue opere, alcune di grandi dimensioni, all’Istituzione Culturale Federico II di Menfi che ha organizzato una Mostra Permanente, un piccolo museo chiamato “Stanze della ceramica”, nei locali attigui alla Biblioteca Comunale della città belicina.

La mostra è diventata meta di tanti visitatori incuriositi dall’arte particolare del maestro saccense. Un’arte che si discosta dalla tradizione delle maioliche di Sciacca per avventurarsi in un percorso fatto di sperimentazione continua di forme e di colori.

Anche a Sciacca, il maestro Patti aveva donato delle opere. Con la Giunta Di Paola, l’ex assessore Salvatore Monte aveva trovato spazio per una mostra permanente delle opere donate dal maestro Patti al piano terra dell’ex istituto Sant’Anna. Ma come tutte le cose saccensi, si disperdono nell’aria, come foglie spinte dal vento.

Filippo Cardinale

 

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