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I DON CHISCIOTTE ALLA RICERCA DI “INADEMPIMENTI”, NONOSTANTE IL PARERE DI MAZZARELLA

Diciamolo francamente, senza quella demagogia che spinge i politici a valicare la frontiera del realismo. Taluni sindaci si attendevano dal parere del ben pagato avvocato Giuseppe Mazzarella l’indicazione di una strada più fattibile per divorziare da Girgenti Acque. Ma le otto pagine di parere hanno dimostrato che la separazione non è cosa facile. Almeno che non si è disposti a sborsare cifre ingenti, che pagherebbero ovviamente i contribuenti, sotto forma di “riscatto”. Strada assolutamente impercorribile per l’ingente cifra.

Nonostante la strada tutta irta di difficoltà, che potrebbe ripercuotersi negativamente sull’eventuale percorso per “risoluzione inadempimento”, l’Ati ha deliberato, nell’assemblea dello scorso 7 agosto (con determinazione n. 7) di “impegnare gli uffici dell’Ati ad operare la ricognizione di tutti gli elementi probatori di inadempimento, propedeutici alla risoluzione per inadempimento”. Nella stessa determinazione, si invitano i sindaci a “fornire atti e documenti a supporto dell’attività degli Uffici entro il 30 settembre prossimo”.

IL PIU’ CORPOSO INADEMPIENTE E’ PROPRIO L’ATI AG (PRIMA ATO AG). La deliberazione dell’Ati dello scorso 7 agosto, che riporta i pareri negativi dell’avvocato Mazzarella rispetto alla revoca, al recesso, e alla risoluzione ex art. 12 della L.R. 19/2015 (questa legge è stata giudicata incostituzionale dalla Corte), non riporta (volutamente) uno dei punti più salienti scritti nel parere del super legale di Palermo e cioè che la più consistente inadempienza proviene dall’Ati Ag (prima Ato Ag) perché sono state consegnate alla Girgenti Acque una parte delle reti idriche in quanto 16 Comuni non hanno rispettato la legge. Solo 27 Comuni, tra cui Sciacca, hanno consegnato le reti idriche.  La mancata consegna delle reti rende vulnerabile l’Ati Ag e tale inadempienza peserebbe molto di più rispetto alle carte che stanno raccogliendo i Comuni.

Tanto è vero che lo stesso avvocato Giuseppe Mazzarella, in conclusione evidenzia che muovendo per la risoluzione per inadempimento previa attenta valutazione degli inadempimenti e del peso di essi, con giudizio che deve svilupparsi anche in modo comparativo con eventuali propri inadempimenti e che non involge valutazioni in diritto, ma che deve svolgersi in punto di fatto.

Nella deliberazione dello scorso 7 agosto, i sindaci prendono atto dei pareri dell’avvocato MAzarella , e cioè che non è applicabile l’istituto della revoca, non è perseguibile l’istituto del recesso, non è applicabile l’istituto della risoluzione per inadempimento ex art. 12 della L.R. 19/2015 (perché bocciata dalla Corte Costituzionale).

In buona sostanza, se tutti i 43 Comuni agrigentini avessero consegnato le reti idriche, come ha fatto Sciacca, oggi la posizione di Girgenti Acque sarebbe più penetrabile. Ma il paradosso è anche il fatto che presidente dell’Ati Ag è Vincenzo Lotà, sindaco di Menfi, uno dei Comuni che non ha ottemperato all’obbligo della legge della consegna della rete. Gli fa compagnia anche il Comune di Santa Margherita Belìce, il cui sindaco è il fratello del sindaco di Sciacca.

Il tema della risoluzione contrattuale con la Girgenti Acque è stato cavallo di battaglia politica nella scorsa elezione amministrativa. Si è presentato come un cavallo poderoso, capace di stupire e risolvere con facilità una questione della quale molti parlano, a volte senza cognizione. Un cavallo che giorno dopo giorno presenta le debolezze delle sue gambe.

Filippo Cardinale

 

A beneficio dei nostri lettori pubblichiamo i Comuni che hanno consegnato le reti secondo la legge e quelli che non le hanno consegnate.

I  27 COMUNI CHE HANNO CONSEGNATO LE RETI IDRICHE A GIRGENTI ACQUE

Agrigento, Calamonaci, Caltabellotta, Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Cattolica Eraclea, Comitini, Favara, Grotte, Licata, Lucca Sicula, Montallegro, Montevago, Naro,

Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sciacca, Siculiana, Villafranca Sicula.

I 16 CHE NON HANNO CONSEGNATO LE RETI IDRICHE

Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Burgio, Camastra, Cammarata, Cianciana, Ioppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Menfi, Palma di Montechiaro, San Biagio Platani, Santa Elisabetta,

Santa Margherita Belice, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina.

 

 

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