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Hashish (500 grammi) comprata online, per i 20enni si profila il reato di traffico internazionale di droga

AGRIGENTO.  Qualora dovessimo accertare e confermare che quel pacco sia stato inviato da Barcellona, in Spagna, si risponderà di un reato più grave: si configura il traffico internazionale di stupefacenti”, ha detto il tenente Alberto Giordano nel corso della conferenza stampa dell’Arma di stamattina.
I 20enni che hanno acquistato hashish online per rivenderla “erano sicuri di farla franca,utilizzando un canale di approvvigionamento diverso e non il tradizionale rifornimento sulle piazze di Palermo e Catania. Erano certi di passare inosservati e “investendo” 5 mila euro contavano di ricavarne almeno 20 mila”.

Ma hanno fatto i conti senza l’oste, cioè il lavoro dei carabinieri del Norm della compagnia dell’Arma di Agrigento. Un lavoro che ha consentito di scoprire il vero contenuto del pacco pieno di hashish e, verosimilmente, spedito da Barcellona in Spagna. Pacco consegnato con un corriere espresso e che è stato ritrovato e sequestrato.

I due ventenni agrigentini, amici e disoccupati, sono stati arrestati e posti ai domiciliari. L’ipotesi di reato contestata è detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Ma i due giovani, qualora naturalmente venisse confermato l’invio della droga dalla Spagna, rischiano l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

“L’attività dei militari è nata durante uno dei tanti controlli che, quotidianamente, i carabinieri di Agrigento fanno. I due ventenni sono stati trovati in possesso, li avevano appena ricevuti con corriere espresso, di 10 panetti da 50 grammi l’uno – ha spiegato il tenente Alberto Giordano, comandante del Norm, – . Durante un controllo quotidiano, abbiamo notato una strana affluenza di giovani e giovanissimi nei pressi di un’abitazione di San Leone. Abbiamo deciso di vederci chiaro e durante uno di questi servizi, l’attenzione dei carabinieri è stata attirata dall’eccessiva euforia di questi due ragazzi per l’arrivo di un pacco tramite corriere espresso. Euforia che è stata interrotta visto che, scattata la perquisizione, nonostante il tentativo di occultare il pacco su un armadio, abbiamo rinvenuto mezzo chilo di hashish che era stata acquistata online per un valore di 5 mila euro. Abbiamo ritrovato anche materiale per il confezionamento, quindi coltelli per suddividere le dosi, cellophane e 315 euro, contanti, in piccolo taglio, che sono stati ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio”.

Per l’ufficiale dell’Arma, siamo di fronte anche ad un tipo di traffico 3.0. “Mercati sommersi sui quali le forze dell’ordine non riescono ad agire – ha spiegato il capitano Marco La Rovere, comandante della compagnia di Agrigento – . Il delitto perfetto non esiste, c’è sempre una falla in qualsiasi sistema, in qualsiasi metodo di approvvigionamento. Che si possa far arrivare un pacco tramite corriere per passare inosservati, che questo pacco di droga possa giungere anche dall’estero, che ci siano spacciatori internazionali che trafficano online è vero. Accade. Ma chi riceve, in questo modo, la droga sempre nei guai finisce perché ci si è approvvigionati di mezzo chilo di hashish. Va evidenziato inoltre che non è vero che ‘deep web’ e ‘dark web’ non sono tracciabili, è complicato, ma non è impossibile. Quindi non è vero che i ragazzi hanno trovato metodi per approvvigionarsi di droga, rimanendo impuniti”.

(Foto di repertorio)
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