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GIUSEPPE CATANZARO: “UN CENTRO STORICO DOMINATO DALLE PEGGIORI ABITUDINI”

Dopo la secchiata sugli avventori del pub in piazzetta Matteotti, dopo il costante assalto alle aree del centro storico destinate a piazze e a isole pedonali, Giuseppe Catanzaro, un dirigente del movimento politico Mizzica, svolge un’analisi ponendo un interrogativo: “Che idea di centro storico abbiamo in questo esatto momento a Sciacca? Per quale obiettivo, visione, stiamo operando come città tutta? Stiamo lavorando per un centro che esclude il turista e privilegia il residente o per un centro a misura di turista che esclude il residente? O per una via di mezzo? Stiamo pensando a chi in centro investe capitale e assicura lavoro? Stiamo pensando a chi in centro vive e ha una casa?”

Domande poste da Catanzaro perché ha “la sensazione che non si stia lavorando da molti anni per nessuna di tutte queste ipotesi”. “Passando dal centro sabato sera-continua-  ho notato una via Roma invasa di automobili, con un divieto di sosta che magicamente scompare. Una via che non era né a misura di residente, ne a misura di turista, ma semplicemente a misura delle nostre abitudini preistoriche. Le stesse abitudini sbagliate che nel pomeriggio o mattina dello stesso giorno ti portano a beccarti una multa che invece la sera possibilmente non prenderai mai”.

Altro punto di domanda: “Questa costante anarchia, assenza di regole e di coerenza di metodi da un’ora all’altra del giorno, fondamentalmente, a chi giova? Se i negozi chiudono, i pub arrancano, i residenti non dormono, i turisti non gradiscono, questa gestione anarchica del centro a chi conviene? Dove ci porta?”

Per Giuseppe Catanzaro, “un centro storico a misura delle nostre abitudini peggiori non ci porterà lontano. Se non si elabora una visione partecipata e stabile, si va dritti dritti verso un centro vuoto e fallito”.

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