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GIRGENTI ACQUE DEVE 2 MLN DI EURO ALLE DITTE. MEZZI FERMI E BRACCIA INCROCIATE. VENUTI CONVOCA LE SIGLE DATORIALI

Lo abbiamo scritto da diversi giorni sul nostro giornale. La situazione finanziaria della Girgenti Acque è drammatica con tutte le conseguenze che si ripercuotono sulla manutenzione delle reti idriche e fognarie. Una ventina di imprese agrigentine che erogano servizi a Girgenti Acque e Hydortecne, sono in stato di agitazione. Devono riscuotere oltre due milioni di euro per attività di espurghi, manutenzione della rete idrica e fognaria, installazione di contatori e movimento terra.

“Una situazione divenuta pesante”-dicono le organizzazioni datoriali di Cna, Casartigiani e Claai- impegnate per conto delle imprese creditrici a rivendicare le loro legittime spettanze, maturate in particolare prima della gestione commissariale, avvenuta a fine novembre scorso”.

Oggi pomeriggio, Cna, Casartigiani e Claai incontreranno il commissario Gervasio Venuti e l’amministrazione della partecipata Hydortecne per are chiarezza sulla grave situazione.

“Il quadro che ci viene delineato dalle imprese – continuano – è abbastanza preoccupante e il malessere è palpabile, tenuto conto che c’è stata fin qui una interlocuzione tutt’altro che rassicurante con i vertici delle due società. Braccia incrociate e automezzi spenti significa non garantire servizi essenziali con inevitabili ripercussioni sulla situazione igienico sanitaria nel territorio agrigentino destinata ad esplodere qualora non dovessero arrivare risposte positive. Noi auspichiamo che prevalga il buon senso – concludono Cna, Casartigiani e Claai – nella consapevolezza che assieme al Commissario e all’Amministratore di Hyrdotecne si possa responsabilmente individuare un percorso ragionato e condiviso in grado di ridare serenità economica alle imprese creditrici”.

Ieri sera, il sindaco di Sciacca Francesca Valenti, che è anche presidente dell’ATI, ha detto di avere fiducia nei commissari prefettizi e si ritiene ottimista. Ma il problema non è la credibilità dei commissari, ma la drammatica situazione finanziaria di Girgenti Acque.

Ma c’è anche il fatto che sulla soluzione alternativa alla gestione del servizio idrico integrato l’ATI non ha partorito nulla di concreto. Solo ipotesi.

Filippo Cardinale

 

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